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“Cosa fai a Capodanno?”: ecco 5 risposte per salvarsi dall’odiata domanda

A chi non è mai stato chiesto “Cosa fai a Capodanno”? Si tratta forse della domanda più ansiosa ed irritante di sempre. Quest’anno non lasciamoci cogliere impreparati: ecco tutti i modi per salvarsi.
A cura di Valeria Paglionico
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“Tu cosa fai a Capodanno?”, ecco la domanda più odiata e temuta di tutte le festività natalizie. Man mano che ci avviciniamo alla fatidica data ci viene posta in maniera sempre più ansiosa ed ossessiva. C’è chi si prepara mesi prima, magari con un viaggio o con una serata speciale, chi non ama questa festa e vorrebbe restare a casa in pantofole con la propria famiglia e chi, fin dalla fine di novembre, comincia a chiedere in maniera martellante a tutti gli amici, conoscenti e vicini di casa, cosa si potrà organizzare nella notte di Capodanno. Insieme a “Quando ti laurei?”, “Hai trovato il fidanzato?” e “Che lavoro ti piacerebbe fare?”, “Che fai a Capodanno?” è indubbiamente nella top 5 delle domande più allucinanti e fastidiose di sempre. Quest’anno, se non volete andare nei soliti locali affollati, se non volete cimentarvi in trenini e balli di gruppo imbarazzanti, non fatevi prendere dal panico e siate pronti a rispondere in 5 modi del tutto alternativi.

1. Il pantofolaio – “Io lavoro tutto l’anno, la notte di Capodanno voglio riposare”. Incredibilmente, c’è anche qualcuno a cui non interessa affatto che si tratta della prima notte dell’anno nuovo. Per le persone stressate dal lavoro, questa è solo l’occasione per rilassarsi e stare lontani dalle ansie quotidiane, quindi, cosa c’è di male nel restare a casa?

2. Il disfattista – “I miei principi sono contro i festeggiamenti di Capodanno”. Anche se la cosa potrebbe sembrare assurda per i più esaltati, tutti sappiamo che allo scoccare della mezzanotte non succederà assolutamente nulla, la nostra vita andrà avanti come sempre e i più “disfattisti” lo sanno bene. Non hanno nulla da festeggiare, per loro è una notte come un’altra.

3. Il saggio – “Quest’anno a Capodanno lavoro”. Lavorare la notte di Capodanno implica una serie di privilegi, primo tra tutti la paga praticamente raddoppiata. Inoltre, potrebbe essere molto divertente osservare i personaggi più svariati che aspettano il fatidico countdown per ubriacarsi e fare le follie che non hanno il coraggio di fare nel resto dell’anno.

4. Il nerd – “Io rimango a casa a vedere la maratona di Breaking Bad”. Forse sono quelli che si divertono di più, dato che passano la prima notte dell’anno a seguire le proprie passioni. Per tutti quelli che sono alla ricerca del divertimento folle, saranno i classici “sfigati”, che non sanno come organizzare un Capodanno serio, solo perché non intendono spendere centinaia di euro per rimanere due ore in un locale super affollato.

5. Il ritardatario – “Mi organizzerò all’ultimo momento”. E’ quello che fino alle 23 del 31 dicembre non sa ancora cosa farà, né con quale gruppo di amici uscirà. Sarà però il primo a chiamare allo scoccare della mezzanotte, quando le linee saranno intasatissime. Chissà come fa a riuscirci ogni anno.

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