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Corteggiano e poi spariscono. Uomini allergici ai legami: ecco come stanarli

E’ successo ancora una volta. Giorni e giorni di corteggiamento serrato e poi sparisce nel nulla. Nessuna paura è solo un fuggitivo seriale. Ecco come riconoscerlo nelle sue diverse forme. Vi presentiamo: il mago del saluto vago, l’appiccicoso a tempo determinato, il lamentoso nostalgico, il corteggiatore intermittente e lo smanettatore folle.
A cura di Daniela Seclì
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Tutto sembrava andare per il meglio. A pochi giorni dal primo appuntamento lui prometteva mari e monti, decantava il suo amore per voi, vi sorprendeva con messaggi smielati e non perdeva occasione per ripetervi quanto voi foste diverse da tutte le donne frequentate in passato. Stranamente però, proprio quando iniziavate a crederci puff! Sparisce nel nulla, dileguato, evaporato. Così iniziate a chiedervi che cosa abbiate sbagliato, senza accorgervi di aver avuto la sfortuna di incrociare sul vostro cammino un “fuggitivo seriale”. Ebbene sì, esistono uomini che per filosofia di vita o paure recondite non si farebbero infilare l’anello al dito nemmeno sotto tortura. Con loro è inutile insistere o illudersi che per voi cambieranno. Refrattari ai legami sono e tali resteranno. Ecco alcune sottocategorie di fuggitivo seriale.

Il mago del saluto vago. Questa tipologia di fuggitivo seriale vi regalerà appuntamenti ricchi di piccole attenzioni. Vi ricoprirà di complimenti e troverà geniale qualunque sciocchezza esca dalle vostre labbra. Baci bollenti e sorrisi smaglianti faranno da contorno ai vostri incontri. Ma al momento dei saluti, mentre voi vi aspettate che proferisca una frase che includa una data e un orario, tutto ciò che sentirete sarà: “Ci si vede in giro” o al massimo “Poi ci sentiamo” e come si dice, il “Poi” (spesso e volentieri) è parente del “Mai”. Non stupitevi se il giorno seguente starà tessendo le lodi di un’altra donna. Un tipo così vi da due opzioni: aspettare che sia di nuovo il vostro turno o evitarlo come la peste. A voi la scelta.

L’appiccicoso a tempo determinato. Nel giro di una settimana si offrirà di aiutarvi a risistemare casa, chiamerà alle tre di notte perché nell’ultimo sms vi ha sentite distaccate, fantasticherà sui nomi dei vostri figli e del cagnolino che prenderete insieme. Non ci cascherete vero? Purtroppo con lui vale il detto: “la candela due volte più luminosa, dura la metà”. Avete di fronte, infatti, il classico uomo affetto da acuta sindrome di Peter Pan. Si entusiasma davanti alle novità come un bambino di fronte ad un nuovo giocattolo. Quando, col tempo, sarete diventate abitudine, vedrete comparire Mr. Hyde. Basterà che gli rivolgiate una domanda di troppo e vi sentirete affibbiare l’etichetta di donne oppressive e soffocanti. Comincerà a blaterare sulla sua libertà perduta e in men che non si dica prenderà il volo, ma non prima di avervi dimostrato quanto sappia essere litigioso. Questa tipologia di fuggitivo seriale, infatti, tende a diventare aggressivo quando è marcato stretto. Patetico!

Il lamentoso nostalgico. Lo conoscete da pochi minuti e già vi sta ammorbando con la commemorazione contrita della sua ex. Quanto era dolce la sua ex, quanto era bella la sua ex, quanto ha sofferto per la sua ex. E attenzione, questa in genere è la fase 1. Poi scatterà la fase 2, in cui vi racconterà la sua visione disillusa dell’amore, la sua paura di soffrire ancora e di conseguenza la difficoltà a legarsi troppo. Non commettete l’errore di entrare in competizione con il fantasma di lei. Il più delle volte si tratta di ragazze comunissime, idealizzate dopo l’abbandono. Se deciderete di tenere duro nonostante tutto, il rischio è che nel momento in cui si innamorerà di voi, vi lasci perché spaventato dal vostro legame. Come nel più classico dei cliché potreste essere scaricate con la frase di rito: “Ti lascio perché ti amo troppo”. Sicure ne valga la pena?

Il corteggiatore intermittente. Probabilmente è una delle tipologie di fuggitivo seriale più facile da stanare. A meno che l’amore non vi renda totalmente cieche. Oggi c’è, domani non sperateci. Vi da un appuntamento, ma mezz’ora prima vi farà sapere di non poter venire. Le motivazioni addotte saranno le più disparate ma in genere vanno dall’incidente di un amico alla nonna che si è persa mentre rientrava dalla Chiesa. Ovviamente l’invito non sarà rinnovato. Non sentirete parlare di lui per un po’ e poi eccolo ricomparire, ad un mese di distanza. Il tempo di rispondere al telefono e sarete investite da una marea di aneddoti improbabili e giustificazioni fasulle, su ciò che gli ha impedito di farsi sentire. I più sfacciati sosterranno di non potervi rivelare cosa gli è successo per non mettere a repentaglio la vostra stessa incolumità, neanche fossero agenti dell’FBI. Non datevi pena, tempo 24 ore e il corteggiatore intermittente sarà sparito di nuovo nel nulla…per fortuna!

Lo smanettatore folle. Questa sottocategoria di fuggitivo seriale, in genere, usa sommergere le malcapitate (l’uso del plurale non è un caso!) con sms svenevoli. Ma non si limita a questo. Possiede ogni sistema di messaggistica che la tecnologia ha messo a sua disposizione: Skype, WhatsApp, MSN, Google Talk e compagnia bella. Pretenderà di avervi tra i suoi contatti in ogni singola applicazione in modo da potervi braccare facendovi trovare i suoi messaggi ovunque. All’inizio lo smanettatore folle potrebbe sembrare solo un uomo eccessivamente premuroso, che ama farci sentire speciali (perseguitandoci?). Peccato però che in carne ed ossa si faccia vedere solo ogni 20 giorni. Motivo? Adora flirtare ma non impegnarsi in un rapporto reale. Non stupitevi se un giorno scoprirete che gli stessi sms ricevuti da voi, hanno fatto tappa sul cellulare di altre (tante) ragazze.

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