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Corpi perfetti sui social, esistono davvero? Francesca dimostra che anche i video si possono modificare

Siamo abituati al concetto di ‘foto ritoccata’: ma i video? Francesca Mittoni, seguitissima sui social per i suoi consigli su alimentazione sana e fitness, ha dimostrato che è possibile modificare anche quelli. Da sempre attenta a parlare di accettazione, body positivity e stereotipi, ha voluto far capire che ciò che percepiamo sui social come perfetto è solo una finzione impossibile nella realtà.
A cura di Giusy Dente
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Francesca Mittoni Instagram @frafitfoodie
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"Mettete sempre in dubbio ciò che vedete online. Informatevi, fate più controlli possibili e non fidatevi di niente senza verificare l’attendibilità di ciò che vedete o leggete": così scriveva un po' di tempo fa su Instagram Francesca Mittoni, stanca del proliferare di foto ritoccate. Sul social è seguitissima: i suoi sono consigli per avere una vita sana, in cui prendersi cura del proprio corpo senza volerlo ossessivamente cambiare, senza paragonarlo a quello proposto sui social e identificato come perfetto. È sempre più difficile liberarsi di questi stereotipi, certi modelli malsani che non hanno alcun riscontro nella realtà, perché del tutto fittizi e impossibili da raggiungere. Se non con qualche accurata modifica qua e là, messa a disposizione da appositi software…

I social mentono

Sappiamo che è possibile modificare le foto: basta qualche filtro, basta sapersi destreggiare su apposite app e specifici software che consentono di modellare pancia, fianchi, spalle, gambe, punto vita, seno. Un ritocco qui e uno lì e il gioco è fatto: ecco lo scatto perfetto. Il pubblico è perfettamente a conoscenza di questi stratagemmi, eppure è ancora difficile separare nettamente il virtuale dal reale. Il primo ha un'incidenza importante, soprattutto sulle persone più giovani e quelle più fragili, incapaci di distinguere davvero ciò che vedono sui social da ciò che è la verità. Il confronto diventa ossessivo e spaventa sempre più, perché se ne esce inevitabilmente sconfitti se il modello di riferimento è la cosiddetta ‘perfezione‘ esibita sui social. Quella ‘perfezione', però, non ha nulla a che vedere con un corpo vero fatto di carne e ossa, non di pixel. E a mentire non sono solo le foto, ma anche i video, che contribuiscono ugualmente a creare standard di bellezza irreali e ad alimentare il senso di inadeguatezza e le insicurezze delle persone.

Francesca Mittoni Instagram @frafitfoodie
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Cosa nascondono i video social

Francesca Mittoni ha voluto dimostrare ai suoi follower che non è tutto oro ciò che luccica, soprattutto sui social. I video vengono fatti passare come infallibili test di verità, a differenza delle foto che si possono modificare. E invece no! L'influencer ha dimostrato che anche sui video è possibile agire in modo mirato, andando a modellare un corpo a proprio piacimento. Nella clip condivisa sul suo account la si vede snellire il proprio fisico su un'apposita app, facendo vedere quanto cambi la resa finale con pochi accorgimenti: fianchi meno larghi, gambe più snelle, punto vita più stretto.

L'immagine finale è del tutto diversa da quella originale. "Per quanto possiamo immaginare che molti contenuti non siano reali, il nostro cervello li assimila. Anche solo creando questo video e vedendo il risultato mi sono sentita sbagliata, come se ci fosse qualcosa da correggere in me. È un fenomeno che non fa bene a nessuno: né a chi crea contenuti non reali (perché poi fa fatica ad accettare il suo vero aspetto) né a chi fruisce di quei contenuti (perché si sente l’unica persona imperfetta, sbagliata)" ha spiegato.

Francesca Mittoni Instagram @frafitfoodie
Francesca Mittoni Instagram @frafitfoodie

Il messaggio è dunque fare sempre attenzione a ciò che si vede online, senza lasciarsi condizionare, perché quando prendono il sopravvento certe ossessioni è difficile instaurare un rapporto sano e di accettazione con la propria immagine, perché ci si sente sempre in un corpo sbagliato: un corpo che invece bisognerebbe amare e curare. Non tutti però hanno colto il significato profondo delle parole della Mittoni, che in un secondo video ha fatto notare di aver ricevuto reazioni preoccupanti. È stata sommersa di domande del tipo: ci dici il nome della app? Per questo ha chiarito di non avere alcuna intenzione di divulgare quel sito, ma per il semplice fatto che il suo intento era un altro: "Non ne avete bisogno. Nessuno ne ha bisogno. Abbiamo invece indubbiamente necessità di vedere immagini e video reali sui social, per farli diventare un posto migliore".

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