Come riciclare i vecchi elettrodomestici
Negli ultimi anni, soprattutto in periodo natalizio, va sempre più di moda fare dei ‘regali utili’. Elettrodomestici, dispositivi elettronici, utensili da cucina ed accessori tecnologici per arredare la propria casa stanno sostituendo i classici doni come indumenti, libri e gioielli. Che fine faranno, però, tutti i prodotti che verranno rimpiazzati? Per evitare che vengano abbandonati sui bordi delle strade o in luoghi non idonei, bisogna seguire correttamente le regole del riciclo, che riducono il consumo di materie prime e di energia. ERP Italia, tra i principali Sistemi Collettivi che gestiscono il riciclo e la raccolta di rifiuti, ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del riciclo e del recupero consapevole, in modo da ridurre al minimo gli sprechi e i danni ambientali.
I prodotti tecnologici che buttiamo possono infatti avere una seconda vita se gestiti correttamente. I tubi a raggi catodici dei vecchi televisori possono essere riutilizzati per fabbricare nuovi prodotti. Lo stesso vale per gli elettrodomestici per la casa e la cucina, come stampanti, asciugacapelli, aspirapolveri e robot da cucina, che contengono alluminio, metalli ferrosi e plastiche, che possono essere facilmente riciclate. Anche le pile, sia monouso che ricaricabili, se riciclate, evitano di danneggiare l’ambiente che ci circonda. I raccoglitori di pile esauste sono presenti in tutti i supermercati, centri commerciali e negozi di elettronica. Non sapete dove portare il vecchio frigorifero o la vecchia lavatrice? Innanzitutto, il venditore sarebbe tenuto a ritirare gratuitamente l’apparecchio da buttare; in ogni caso esistono diverse isole ecologiche in ogni città d’Italia, dove il vecchio elettrodomestico sarà ritirato e riciclato gratuitamente.