Chime Zine, il magazine di Gucci che raccoglie le voci delle donne in lotta nel mondo
Gucci lancia il terzo numero di Chime Zine, il progetto editoriale pubblicato del brand di moda curato dell’attivista e scrittore statunitense Adam Eli. Questo numero, nato durante la pandemia globale di coronavirus, è dedicato all'uguaglianza di genere: nell'anno del lockdown le donne hanno pagato il pagato il prezzo più alto della crisi e hanno visto i loro diritti fondamentali messi in pericoloso. Le proteste contro i femminicidi in Turchia, il Women's Strike in Polonia, il movimento #EndSARS in Nigeria, le giovani femministe in Egitto, il fumetto femminista in Italia: il terzo numero di Chime Zine raccoglie tanti temi diversi, legati da un unico filo rosso.
Cos'è il Chime Zine e dove trovarlo
Il progetto editoriale di Gucci è stato lanciato nel 2019 e oggi è arrivato al terzo numero. Lo scopo è dare voce agli attivisti in prima linea per combattere le violenze di genere e celebrare i movimenti a leadership femminile di tutto il mondo: all'interno si parla anche di come combattere la violenza sessuale e della cultura radicale femminista queer. Uno spazio speciale è dedicato all'artista trans Fumettibrutti e alle sue incredibili tavole. Il tutto sotto la direzione artistica dell'artista MP5, che ha creato grafiche pop e d'impatto. Le copie fisiche della Chime Zine saranno disponibili presso il Gucci Garden di Firenze, il Gucci Wooster Bookstore e la libreria Dashwood Books di New York, mentre l'edizione digitale si può consultare sul sito di Gucci Equilibrium, portale dedicato alle questioni ambientali e sociali in cui l'azienda fiorentina ha deciso di impegnarsi.
L'impegno di Gucci a favore delle donne
L'azienda infatti giù nel 2013 aveva lanciato il progetto Chime For Change, una campagna globale in sostegno dei diritti delle donne, in particolare istruzione, salute e giustizia. Ma quest'anno Gucci ha deciso di fare un passo in più: il lancio del magazine è anche l'occasione per formalizzare l'adesione al Generation Equality Forum, come aveva già annunciato qualche settimana fa. Il Generation Equality Forum è stato indetto da UN Women, e co-organizzato dai governi di Messico e Francia per promuovere un impegno globale verso la parità di genere. Il cammino, già difficile, è stato complicato ulteriormente dal Covid, che ha esacerbato le disparità in tutto in mondo: le donne hanno sofferto di più la crisi di economica, il peso della cura dei figli a casa e a causa del lockdown hanno subito più di prima gli abusi domestici. Lo scopo del Generation Equality Forum è un progresso che coinvolga tutte le donne: queer, transgender, non binarie, di colore, disabili, rifugiate o indigenti.