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Burqa, Hijab, Chador: che differenza c’è tra i tipi di velo delle donne islamiche

Con il ritorno dei Talebani le donne afghane hanno paura di dover rinunciare al diritto all’istruzione, al loro lavoro e più in generale alla loro libertà. Uno dei portavoce del regime ha dichiarato alla comunità internazionale che non verrà imposto il burqa, ma le donne afghane dovranno comunque indossare l’hijab: ecco cosa significa e quali tipi di velo esistono.
A cura di Beatrice Manca
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foto di Paula Bronstein/getty
foto di Paula Bronstein/getty

La riconquista dell'Afghanistan da parte dei Talebani ha sollevato enormi preoccupazioni sul destino delle donne, che ora rischiano di tornare nell'incubo di un regime che le ha private dei loro diritti per anni. Secondo l'associazione Pangea, le "donne emancipate sono il primo nemico dei Talebani" e quindi sono un obiettivo più a rischio. Le donne afghane hanno paura di dover rinunciare a studiare, a lavorare e più in generale alla loro libertà. Molte temono il ritorno del burqa, la veste che copre il corpo femminile dalla testa ai piedi. Uno dei portavoce dei Talebani, Suhail Shaheen, ha dichiarato che le donne dovranno indossare l'hijab, ma non il burqa. Ma che differenza c'è tra i due tipi di velo? Proviamo a fare chiarezza e a distinguere chador, abaya, niqab e burqa.

L'hijab

L'hijab è il velo più diffuso nelle comunità islamiche: si tratta di un drappeggio di stoffa che copre i capelli, le spalle e la parte superiore del petto. L'hijab può essere di vari colori e avere delle stampe, ma dipende dalla sensibilità di chi lo indossa e dal contesto in cui si vive. Il termine viene usato come sinonimo di velo nei Paesi occidentali, ma in origine significa semplicemente "protezione, copertura". L'hijab non copre il volto e viene usato anche dalle donne islamiche che vestono all'occidentale, come ha spiegato l'influencer Tansim Ali a Fanpage.it.

Una donna indossa l'ihijab
Una donna indossa l'ihijab

Il chador

Il chador è una veste tradizionalmente indossata in Iran dalle donne, ma solo fuori casa. Si tratta di un semicerchio di tessuto, generalmente nero o in colori scuri, che passa sopra alla testa e avvolge tutto il corpo. Di solito non presenta cuciture ma viene tenuto con una mano, come un mantello. Questo indumento non copre il volto e viene solitamente tolto quando le donne rientrano in casa.

Il niqab

Il niqab è un lungo velo nero, adottato soprattutto in Arabia Saudita, che lascia scoperti solo gli occhi, coprendo il resto del capo e del viso. Tradizionalmente si compone di due parti, divise fra loro: un velo che copre il capo, i capelli e buona parte del busto a cui si aggiunge un lembo di stoffa più leggero che copre naso e bocca. In questo modo restano scoperti solo gli occhi e per questo non va confuso con il burqa. Di solito si indossa insieme all'Abaya, una lunga veste nera di tessuto leggero.

Una donna con il niqab
Una donna con il niqab

Il burqa

Il burqa copre totalmente il corpo femminile, dalla testa ai piedi, incluso il volto. Solo una retina all'altezza degli occhi permette alle donne di vedere, ma è così fitta che difficilmente si può riconoscere il volto della persona che lo indossa. Viene usato prevalentemente in Afghanistan – dove i Talebani lo imposero per legge – e in alcune zone del Pakistan. La sua origine è controversa, perché il Corano parla genericamente di un velo: questo tipo di copertura totale quindi sembra essere stato imposto sulla base di convenzioni culturali e religiose. Solitamente azzurro o nero, nelle zone rurale esiste anche in verde o marrone. Il timore delle donne afghane è che il ritorno dei Talebani significhi il ritorno del burqa e che le parole del portavoce dei Talebani sul fatto che non sarà obbligatorio rimangano vuote.

Due donne con il burqa
Due donne con il burqa
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