Brunello Cucinelli nel carcere di Perugia: crea un laboratorio di sartoria per detenuti
Brunello Cucinelli non è solo uno degli stilisti italiani più famosi al mondo, ha dimostrato di essere anche un uomo dall'animo nobile. Il cosiddetto "re del cashmere" del fashion system è diventato protagonista di un progetto che intende unire lavoro e riabilitazione, così da andare incontro ai detenuti che vogliono ricominciare da zero una volta usciti dal carcere. Il designer è infatti entrato nel penitenziario di Perugia e ha pensato bene di portare tra quelle mura la sua esperienza, creando un laboratorio di sartoria artigianale.
L'iniziativa è nata dopo che il Capo del DAP, il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Santi Consolo, e Carolina Cucinelli della "Brunello Cucinelli S.p.A." hanno firmato un protocollo d'intesa che prevede la nascita di un luogo dedicato a coloro che vogliono lanciarsi nell'artigianato, in particolare nel confezionamento di maglioni per il Corpo di Polizia Penitenziaria. In tutto si contano 364 carcerati sia uomini che donne e a tutti verrà data la possibilità di prendere parte al progetto.
Non è la prima volta che nella casa circondariale di Perugia "Capanne" vengono lanciate delle iniziative di recupero per i detenuti. E' da anni che si tengono già corsi scolastici, laboratori, iniziative teatrali, sportive e lavorative, tutte opportunità preziose per i carcerati. La Maison di Cucinelli metterà a loro disposizione del personale specializzato per la realizzazione e la supervisione dei prodotti. L'obiettivo è solo e unicamente di carattere sociale: accrescere le loro competenze, così da favorirne il reinserimento ed evitare che cadano ancora una volta nel giro della criminalità.