Brunello Cucinelli apre i lavori digitali del Pitti Uomo: “Sono sicuro che ci rivedremo a giugno”
Un salotto affacciato sulla campagna dove conservare tra una bottiglia di vino e un cesto di frutta: Brunello Cucinelli apre i lavori della nuova edizione del Pitti Uomo direttamente dalla sua fabbrica a Solomeo, in provincia di Perugia. Sullo sfondo alcuni modelli indossano i capi della nuova collezione, adagiati con studiata nonchalance anche sulle poltrone. Da oggi, 12 gennaio, sono aperti gli espositori digitali della piattaforma online Connect, mentre i saloni espositivi veri e propri sono stati spostati al 21, 22 e 23 febbraio per via dell'incertezza della situazione pandemica. Se effettivamente i brand potranno esporre in presenza però dipende dal nuovo dpcm in arrivo. "Non possiamo promettervi di vederci in presenza il 21 febbraio – ha spiegato Cucinelli – ma sono sicuro che ci rivedremo tutti almeno a giugno a Firenze, per la centesima edizione di Pitti".
La ripartenza dopo un anno difficile
La conferenza stampa di presentazione è stata trasmessa in video sul sito di Pitti e si è svolta come una conversazione tra l'imprenditore re del cashmere Brunello Cucinelli, l'amministratore delegato di Pitti Immagine Raffaello Napoleone e il direttore di Pitti Agostino Poletto. "La prospettiva ci fa sembrare stretti ma in realtà non lo siamo – precisa Cucinelli – ogni mattina ci facciamo il tampone per poter lavorare vicini". Nei vari eventi online i buyer possono collegarsi e interagire con i brand. "I nostri buyer hanno un attaccamento emotivo a Pitti – spiega il presidente Poletto – vengono anche per caricarsi in vista della stagione". L'obiettivo, conclude Poletto, è realizzare una fiera esclusiva e selezionata anche online, in modo da mantenere lo stesso livello di qualità che caratterizza l'evento.
Durante l'evento è stato trasmesso anche il saluto del sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha ricordato come la moda sta cogliendo le opportunità insite nella crisi del Covid. Il primo cittadino ha fatto gli auguri alla manifestazione che si apre ora, definita "l'edizione della rinascita e della ripartenza". Una fiera con una duplice natura: "Un Pitti fatto di fisicità e dall'altro lato un Pitti internazionale e digitale. Una sfida che si apre alle nuove generazioni e ai nuovi linguaggi". Subito dopo, tramite un'interprete cinese, Cucinelli ha voluto rivolgere un saluto alla Cina e un invito a tornare alle fiere in Italia, quando si potrà.
L'orgoglio del Made in Italy
Brunello Cucinelli ha ricordato la potenza del made in Italy: "Siamo la seconda potenza manifutteriera in Europa, i primi nel settore dei beni di lusso. Possiamo ripartire insieme? Io penso di sì". Per quel che riguarda il suo campo, la moda, l'imprenditore ha detto che in futuro sarà sempre più importante il visual e il rapporto personale con i clienti, ma anche di nuove strade creative. "Avremo bisogno di tornare alla fisicità: di toccarci baciarci, ma anche di vestirci dopo tutti questi mesi – dice ancora – Io di sicuro andrò al ristorante 7 volte al giorno".