“Brucia dall’interno”: a 10 anni il bimbo rischia di morire a causa di un antidolorifico
Xander Cabales è un bambino americano di 10 anni ed è diventato protagonista di una storia drammatica. Tre anni fa, per combattere una semplice febbre, gli è stato somministrato un antidolorifico, il Motrin per l’esattezza, ma solo oggi sono comparsi i primi effetti collaterali. Il ragazzino ha cominciato ad avere febbre altissima per giorni, era perennemente stanco e gli occhi gli lacrimavano in continuazione.
Una volta richiesto un consulto medico, la diagnosi è stata chiara: ha la sindrome di Stevens-Johnson, una malattia che mette a rischio la sua vita perché provoca una reazione acuta da ipersensibilità sulla pelle. Oggi, Xander è quasi cieco, ha difficoltà a mangiare e ha dei gravi danni ai polmoni, tanto che per tre volte al giorno è costretto a usare un nebulizzatore che lo aiuta a respirare. A causare una reazione simile è stato l’ibuprofene, un composto chimico presente in molti farmaci. “Mio figlio brucia dall’interno, la sua pelle si sta sciogliendo e può essere staccata con un leggero tocco. I medici hanno detto che è il paziente più grave che abbiano mai avuto”, ha spiegato la mamma del bimbo, Laura, consapevole del fatto che presto il suo piccolo perderà la vita.
Oggi, Xander non può più andare a scuola o giocare con gli amici e non c'è niente che i dottori possano fare per aiutarlo. I produttori del farmaco hanno espresso il loro pieno sostegno alla famiglia, affermando che i prodotti che contengono ibuprofene sono sicuro ed efficaci e che solo in rarissimi casi possono provocare degli effetti simili, di conseguenza non è il caso di dare vita ad allarmismi.