Boom della chirurgia estetica in Corea del Sud (VIDEO)
Vogliono aggiustare il naso, avere la forma del viso a V e farsi il lifting, è l'esercito delle fan della chirurgia estetica che arriva da tutta l'Asia in Corea dei sud per rifarsi i connotati. Il Paese è la nuova frontiera del turismo sanitario con oltre un milione di pazienti in arrivo per curarsi, ma ben il 14% di questi chiede un intervento estetico. Una occasione che il governo di Seul ha colto al volo: per risanare il bilancio del welfare ha infatti imposto una tassa del 10 per cento su tutti gli interventi di chirurgia estetica. Grazie al nuovo balzello nelle casse coreane dovrebbero entrare 1,7 miliardi di euro. Se solo si pensa che nel Paese ci sono quasi duemila ospedali specializzati in questo tipo di interventi i conti sono presto fatti.
I numeri – L'industria del bisturi registra a Seul un autentico boom anche grazie alla nuova mania di assomigliare agli idoli della musica pop coreani."Più della metà dei miei pazienti viene in studio con le foto di cantanti o attori come modello. In tanti pensano di essere più interessanti se assomigliano a una celebrità" spiega il dottor Joo Kwow.Una boccata d'aria per le casse dello Stato. "Facendo pagare la mania della bellezza – ha spiegato il ministro delle finanze – potremo garantire più stato sociale per le persone che ne hanno bisogno".
Un volto occidentale – E poi c'è chi desidera nuovi lineamenti più vicini a quelli occidentali. Le richieste più frequenti sono la ricostruzione della doppia palpebra, che allunga e allarga l’occhio, seguita dai ritocchi al naso. Tutto seguendo il modello del volto occidentale. Gli ospedali del Paese vantano una lunga lista d’attesa per questo tipo di sedute, che costano dall'1,2 milioni di won (meno di 800 euro) per un intervento agli occhi, ai 2,5 (meno di 1700 euro) per il ritocco al naso. Intanto, anche l'Italia ha la sua miss per il 2013.