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Bloccata a Wuhan per il Coronavirus, l’atleta si allena sul tetto per prepararsi alle Olimpiadi

Wang Shuang, 25 anni e il sogno olimpico nel cassetto. L’atleta, membro della nazionale di calcio femminile cinese, è bloccata a Wuhan a causa del Coronavirus ma non si è persa d’animo. Ogni giorno si allena sul tetto del suo palazzo, con tanto di mascherina e pallone, per tenersi in forma in vista dei prossimi impegni sportivi.
A cura di Beatrice Barbato
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«Fare di necessità virtù», recita il famoso proverbio di origine latina. È ciò che si pensa guardando le immagini che arrivano direttamente da Wuhan dell’atleta Wang Shuang che, costretta alla quarantena a causa del Coronavirus, ha deciso di tenersi in forma a modo suo. Da sola, sul tetto del suo palazzo, calcia ripetutamente un pallone contro il muro, salta, allena le gambe con tanto di elastici per aumentare lo sforzo. Membro della nazionale femminile di calcio, Shuang non ha potuto lasciare la sua città per allenarsi insieme alle compagne di squadra, che al momento sono impegnate in Australia tra preparazione e partite di qualificazione per i Giochi Olimpici di Tokyo.

Wang combatte l'isolamento con il pallone

Se la quarantena per chiunque è difficile da sopportare, per un atleta è anche rischiosa, poiché mette a dura prova il fisico e la forma. Centrocampista e giocatrice di punta della nazionale, la Wang sta facendo da sola quello che può con ciò che ha a disposizione: le bastano una mascherina, un pallone e un elastico per sopravvivere a quell’isolamento che fa più male alla mente che al corpo. Così ogni giorno posta sui social video dei suoi allenamenti, lì sul tetto di quell’edifico per evitare qualsiasi forma di contagio.

Coronavirus, le difficoltà per gli atleti cinesi 

La venticinquenne non è, però, la sola in quella situazione. Sono tanti gli atleti della Repubblica Popolare che devono fare i conti con il Coronavirus e con i blocchi e le restrizioni imposte all’intero Paese. In vista delle prossime olimpiadi è stato stabilito un piano di emergenza che consenta a tutti loro di potersi allenare in isolamento o all’estero, come sta accadendo proprio al resto della squadra di Wang, che è riuscita a raggiungere l’Australia prima che il continente bloccasse gli arrivi dalla Cina, o alla nazionale di ginnastica partita per il Qatar. Per chi non ha potuto allontanarsi dal Paese, invece, sono state messe a disposizione delle strutture isolate dove atleti e allenatori possono portare avanti insieme la loro preparazione. Intanto, mentre ci si inizia a chiedere quali saranno davvero le sorti delle prossime Olimpiadi, Wang Shuang continua a inseguire il suo sogno.

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