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Blackout Tuesday, il mondo della moda aderisce alla protesta silenziosa a colpi di foto nere

Alla protesta silenziosa portata avanti su Instagram a colpi di foto nere e #BlackOutTuesday, nata dopo l’uccisione di George Floyd, si è aggregato anche il mondo della moda, che ha voluto esprimere, insieme ad altre milioni di persone, il dissenso per i continui soprusi vissuti dagli afroamericani. Stilisti, designer, modelle e influencer da tutto il mondo hanno voluto dire la loro.
A cura di Beatrice Barbato
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Una protesta silenziosa portata avanti su Instagram a colpi di foto nere e dell'hashtag #BlackOutTuesday, è il modo con cui nella giornata di ieri oltre 28 milioni di persone hanno voluto manifestare il proprio dissenso nei confronti dei soprusi che la polizia americana fa ai danni degli afroamericani. L'iniziativa era stata già lanciata dal mondo discografico dopo l'uccisione di George Floyd, morto per asfissia dopo essere stato brutalmente arrestato a Minneapolis. In particolar modo a crearla sono state Jamila Thomas e Brianna Agyemang, l'una dirigente della Atlantic Records, l'altra della Platoon.

#BlackOutTuesday Black Lives Matter ❤️

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Le due donne hanno dato vita al #TheShowMustBePaused, una dichiarazione online nata in risposta alle uccisioni non solo di George, ma di tutti gli «altri innumerevoli cittadini neri nelle mani della polizia» e con la quale hanno invitato il mondo musicale a prendere «una pausa per una conversazione onesta, riflessiva e produttiva su quali azioni dobbiamo collettivamente intraprendere per sostenere la Comunità nera».

Il mondo della moda aderisce al #BlackOutTuesday

La protesta, però, in breve tempo si estesa a dismisura e sono tante le persone che da tutto il mondo hanno deciso di esprimere la loro solidarietà alla protesta e al movimento Black Live Matters. Non si è fatto attendere neppure il mondo della moda. Stilisti e brand da tutto il globo vi hanno aderito, da Dolce&Gabbana a Jil Sander, da Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, a Giorgio Armani.

#BlackOutTuesday

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C'è chi ha postato il solo sfondo nero, come Gilda Ambrosio, designer di The Attico, e chi lo ha accompagnato a frasi e parole, come ha fatto Chiara Ferragni pubblicando un black wall con la scritta: «Muted. But listening, but learning», ovvero "in silenzio, ma ascoltando e capendo". Non a caso l'imprenditrice digitale ha preferito in segno di rispetto non postare altre storie o contenuti durante il giorno. Anche la top model Bianca Balti ha scelto di modificare e silenziare i suoi contenuti, «in modo che le voci che contano davvero possano essere amplificate. Sarò ancora attiva nelle mie storie e ho in programma di condividere i modi in cui possiamo educare noi stessi, supportare George Floyd e le persone di colore», si legge nel post.

Alla protesta hanno aderito anche tante altre modelle da tutto il mondo, da Doutzen Kroes ad Adriana Lima, passando per Alessandra Ambrosio, Kendall Jenner e Naomi Campbell che da giorni, ormai, cerca di sensibilizzare i suoi followers sul tema. La protesta mondiale potrà portare i suoi frutti, oppure no. Ma affinché qualcosa cambi davvero, bisogna essere parte di questo cambiamento.

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