Barbie operaia in catene: la protesta contro Mattel
Oggi in Francia, davanti ad un grande magazzino di Parigi in cui vengono vendute le Barbie, l'Associazione Peuples Solidaires e l'Organizzazione China Labour Watch hanno organizzato una protesta davvero particolare per denunciare le condizione precarie degli operai che lavorano nelle fabbriche cinesi di Mattel. Gli attivisti delle associazioni hanno posizionato in strada un'enorme Barbie a grandezza naturale, la bambola però non aveva indosso i soliti abiti rosa e le scarpe col tacco ma era abbigliata con una tuta da lavoro, aveva la bocca sigillata ed era attorcigliata con catene.
In maniera ironica i manifestanti pronunciavano le seguenti frasi:
Avvicinatevi signore e signori, ecco il nuovo modello di Barbie, Barbie operaia. Facilmente manipolabile e sfruttabile a piacimento, è in grado di lavorare 13 ore al giorno per appena dodici centesimi di euro a bambola.
La Barbie era inserita in una scatola rossa alta due metri, su cui la scritta Matèè sostituiva quella originali di Mattel e dove apparivano parole differenti per spiegare le principali "doti" della bambola operaia: "salario misero, massimo rendimento, funziona senza protezioni sociali".