Avere un bambino invecchia il Dna di una donna di 11 anni: ecco perché
Mettere al mondo un bambino è l'esperienza più bella che una donna possa sperimentare nella sua vita, visto che il piccolo riesce a riempire d'amore la propria vita. Allo stesso tempo, però, la gravidanza di 9 mesi porta non pochi cambiamenti all'interno dell'organismo. La cosa incredibile è che non solo lascia smagliature e segni sulla pelle ma favorisce anche l'invecchiamento. A dimostrarlo è uno studio americano, secondo il quale partorire invecchierebbe il Dna femminile di almeno 11 anni.
Perché una mamma invecchia più velocemente?
Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista "Human Reproduction", avere un bambino non solo cambia radicalmente il corpo di una donna ma invecchia anche il suo Dna di ben 11 anni. In particolare sono state tenute sotto controllo 2.000 rappresentanti del sesso femminile in età riproduttiva e i risultati sono stai chiari: quelle che avevano messo al mondo un figlio presentavano dei marker genetici alterati e un accelerato invecchiamento cellulare. A modificarsi in modo radicale sarebbero i tolomeri, cioè le piccole porzioni di Dna che si trovano alla fine di ogni cromosoma, utili a impedire all'elica di sfibrarsi. Per loro natura, però, sono instabili, si degradano chimicamente e sono soggetti a ricombinazioni frequenti del resto della molecola, tanto da riuscire a indicare l'età di una persona a livello cellulare. "Abbiamo scoperto che le donne che hanno avuto cinque figli o più hanno telomeri più corti rispetto a quelli di donne che non hanno avuto figli e relativamente più corti rispetto a quelli di donne che hanno avuti uno, due, tre o quattro", ha dichiarato l'epidemiologa Anna Pollack della George Mason University. Insomma, a quanto pare affrontare una gravidanza "invecchia" una donna di 11 anni ma, in compenso, è una delle esperienze più incredibili e meravigliose che si possano provare nella vita.