Test di fertilità, aumentano le donne che lo fanno

Avere un figlio è il sogno di ogni donna, ma negli ultimi anni, tra insicurezze economiche, disoccupazione e problemi nelle relazioni, è sempre più difficile avere una serenità tale da poter pensare alla maternità. Il tempo, però, passa per tutte e, quando si ha finalmente la possibilità di concepire un bimbo, bisogna fare i conti con il proprio orologio biologico.

L'anno scorso, il dottor Amin Gorgy, un consulente di ginecologia, ha affermato che le donne che fanno i test di fertilità sono aumentate del 200% rispetto a qualche anno fa e tutte hanno un’età media tra i 37 e i 38 anni. Il test dà delle informazioni utili sulla propria riserva ovarica, cioè il patrimonio follicolare presente in un determinato momento della vita di una donna. Se un tempo era un esame che facevano quelle che avevano superato da poco i 30 anni, oggi le cose sono cambiate e ci si avvicina alla maternità in età più “avanzata”. E’ proprio per questo che si ricorre ad esami simili. Si ha infatti la consapevolezza che con l’avanzare dell’età possono insorgere facilmente dei problemi di fertilità, come la sindrome dell’ovaio policistico o le tube di Falloppio ostruite.

La cosa positiva sta nel fatto che con la prevenzione problemi simili possono essere combattuti in tempo. E’ importante infatti fare degli appositi controlli anche quando non si ha intenzione di avere un figlio, così da tenere sotto controllo una possibile anomalia genetica oppure una condizione autoimmune. L’ideale sarebbe dare più informazioni non solo sui metodi per evitare malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate, ma anche sulla fertilità, permettendo così ad ogni donna di pianificare il momento ideale per mettere su famiglia.