Assoluzione a tempo determinato per chi confessa l’aborto
Per l'ottavo anno consecutivo il vescovo di Cremona Lafranconi ha deciso di concedere per un tempo di due settimane ai sacerdoti la facoltà di perdonare ai fedeli, seppur con apposite penitenze, l'interruzione volontaria della gravidanza. In via ordinaria, in base al canone 1398 del codice di diritto canonico, al peccato di aborto segue la scomunica che potrebbe essere revocata soltanto in presenza di un'apposita autorizzazione ad assolvere rilasciata da chi ne ha il potere.
Con questo provvedimento varato ad hoc per il periodo pasquale, invece, ogni sacerdote potrà agire autonomamente. Il vescovo Lafranconi ha aperto il decreto vescovile proprio con un brano dell'Angelus di Papa Francesco "il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza. Non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito". La Chiesa, così, non ha rinunciato a considerare l'aborto come peccato, ma ha consentito una sospensione temporanea della scomunica, restando pur sempre a difesa del fondamentale diritto alla vita.