È scesa dalle scale dell’Ariston, in un vestito cipria e argento firmato Giorgio Armani. Alessia Bonari, ventiquattrenne, è l’infermiera toscana protagonista di un selfie diventato virale. Era il 9 marzo dello scorso anno quando ha scattato una foto al suo viso stanco, con i segni della mascherina ben visibili. Era un avviso per noi, ancora in cerca di un aperitivo al bar, che il Covid non fosse uno scherzo. Stasera sul palco di Sanremo, a distanza di un anno da quella foto, continua a raccomandarci di non abbassare la guardia. “Quel selfie inizialmente l’avevano postato sui social le mie sorelle, non pensavo divantasse virale” ha commentato visibilmente emozionata davanti ad Amadeus. E invece quella foto è diventata il simbolo della lotta al Covid 19. Ha raccontato dei turni massacranti all’ospedale, i reparti zeppi e il monito di non sottovalutare il virus, di restare a casa come atto di intelligenza e solidarietà.
La forza e l'eleganza delle donne comuni
È la forza silenziosa delle donne che ogni giorno, in tutto questo anno, hanno caparbiamente lavorato senza sosta. Alessia Bonari rappresenta il volto genuino e sano di una generazione di donne che troppo spesso non viene raccontata o, quando lo si fa, la narrazione è spesso sbagliata o fuori fuoco. La sua storia dimostra un uso consapevole dei social media, utilizzati da monito, come un invito a non abbassare la guardia. È la bellezza di una donna comune a cui è stato regalato un momento straordinario, come quello di scendere le scale del palco dell’Ariston. Eppure di forza, in un anno come quello che stiamo vivendo, Alessia Bonari ne ha avuta da vendere. Lei e quelle donne che, più di chiunque altro, in un periodo come questo che siamo costretti a vivere si barcamenano tra paura, famiglia, lavoro, in un equilibrio che sembra precario ogni volta di più. Stasera è il trionfo delle donne comuni, che in realtà sono straordinarie sempre. Non solo sotto i riflettori di Sanremo.