Abiti bianchi per protestare contro Trump: la ribellione delle donne democratiche
Anche se Donald Trump è diventato Presidente degli Stati Uniti da mesi, sono ancora molte le proteste contro la sua politica. Solo qualche giorno fa, in occasione degli Oscar, le star hanno indossato dei nastri blu sugli abiti per difendere i diritti civili e le libertà individuali, ma questa volta a ribellarsi sono state le donne democratiche. Poco prima della partecipazione di Trump al suo primo Congresso, la leader del Democratic Women’s Working Group ha inviato una lettera alle sue colleghe, chiedendogli di vestirsi di bianco.
L’obiettivo è mostrare solidarietà alle donne americane, nella speranza che tutte comincino a difendere i loro diritti. Il colore bianco non è casuale, visto che è un riferimento alle suffraggette, le donne che dopo numerose proteste hanno ottenuto il diritto di voto, e alla purezza femminile. Addirittura, anche Hillary Clinton l’ha indossato spesso durante la campagna elettorale.
Molte di quelle che sostenevano la Democratica hanno fatto sì che il bianco diventasse un simbolo di protesta anche alle elezioni, tanto che all’epoca avevano lanciato anche l’hashtag #WearWhiteToVote, ancora oggi molto utilizzato. Dopo il cappello rosa con le orecchie da gatto, il cosiddetto "Pussyhat" sfoggiato anche dalle star durante la Marcia delle donne, ancora una volta viene scelto un capo di abbigliamento per ribellarsi alla politica di Trump. Insomma, a quanto pare tutte quelle che intendono protestare contro il nuovo Presidente americano per l'ennesima volta farebbero bene a indossare qualcosa di bianco.