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Zara sotto accusa: ritirata la maglia per bambini che ricorda l’uniforme di Auschwitz

Il marchio di moda low cost Zara è finito nell’occhio del ciclone dopo aver lanciato sul mercato una t-shirt per bambini che ricorda le uniformi dei campi di concentramento nazisti.
A cura di Redazione Donna
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La polemica è scoppiata sui social network dopo che alcuni utenti hanno pubblicato le immagini di una T-shirt per bambini dai 3 mesi ai 3 anni decorata con strisce orizzontali e con una stella gialla sul petto. Nella descrizione del capo sullo shop online del marchio spagnolo si legge "Sheriff Shirt", la stella gialla richiama infatti il classico distintivo utilizzato nel vecchio West. Molti clienti però hanno visto nel capo di vestiario non un richiamo ai cowboy ma ai campi di concentramento.

La polemica è scoppiata quando su Twitter e su altri social gli internauti hanno mostrato la propria rabbia dopo aver notato la somiglianza del capo per bambini con le uniformi che gli ebrei erano costretti ad indossare nei campi di concentramento nazisti. Sui social network sono iniziati ad apparire una serie di messaggi in cui gli utenti esprimevano la propria indignazione. Alcuni hanno pubblicato le foto del capo di abbigliamento, altri hanno addirittura affiancato lo still life della shirt ad una foto d'archivio dei campi di concentramento per mostrare la somiglianza, altri hanno utilizzato l'ironia per commentare la cosa.

A scagliarsi con il marchio di fast fashion anche l'ANED (Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti) che sulla propria pagina Facebook ha pubblicato il seguente messaggio:

Sul catalogo inglese di Zara, compare una maglietta con una presunta stella da sceriffo, ma che, alle nostre menti fa ricordare qualcosa di ben più drammatico. Inoltre con tutti i colori possibili, proprio la stella gialla in campo a righe bianco e blu??!! Non è la prima volta che ci troviamo a riprendere aziende multinazionali per campagne pubblicitarie di dubbio gusto. Loro si sono sempre difesi dichiarandosi in perfetta buona fede e quindi implicitamente ignoranti dell'argomento. Ennesima dimostrazione di quanto sia importante conoscere la storia, di quanto sia importante il compito di Associazioni come la nostra.

Dopo il polverone sollevato dagli utenti il marchio di moda low cost si è scusato personalmente con alcuni utenti, rispondendo ai tweet e spiegando che la stella gialla era stata utilizzata sul capo per imitare lo stile western di uno sceriffo. L'azienda ha poi diramato un comunicato in cui  viene specificato che: "Il disegno della camicia è stato ispirato esclusivamente dalla stella da sceriffo dei film western, come indicato nella presentazione del capo". Zara ha poi fatto sapere che il capo di vestiario è stato cancellato dallo shop online e ritirato dal mercato.

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