Zara ritira dai negozi la minigonna con la rana: il disegno ricorda un simbolo razzista
Zara, il colosso spagnolo della moda low-cost, è finito di recente al centro delle polemiche per aver prodotto un capo d'abbigliamento molto particolare. Si tratta di una minigonna di jeans della collezione Primavera/Estate 2017 decorata con delle toppe che riproducono i volti di tre ranocchie, che è stata ritirata dai negozi di tutto il mondo e dagli store online lo scorso 19 aprile. Il motivo? Quegli animali erano praticamente identici a "Pepe the frog", il meme diventato simbolo della destra suprematista americana.
A notare questo piccolo dettaglio per prima è stata la giornalista americana Meagan Fredette, che ha scritto su Twitter: "Ma veramente Zara ha deciso di vendere una minigonna con l’immagine di “Pepe the frog”?". Da allora, sono stati moltissimi gli utenti dei social che hanno cominciato a inveire contro Zara, affermando che quella gonna con la rana era un capo Nazi-friendly, simbolo di razzismo. "Pepe the frog" è un disegno nato online nel 2005, usato da un gruppo di estrema destra che intendeva combattere per affermare la supremazia della razza bianca. Ha presto assunto un significato politico e ideologico, tanto da essere ricomparso durante l'ultima campagna elettorale americana con il viso del nuovo presidente Donald Trump e con la scritta "You can’t stump the Trump", cioè "Non puoi fermare Trump".
All'inizio, Zara ha semplicemente definito la polemica assurda e senza senso ma, vedendo che si stava diffondendo a macchia d'olio sul web, l'azienda è stata costretta a prendere una decisione drastica: rimuovere le gonne dai negozi e dagli store online. "La gonna appartiene ad una collezione limitata creata in collaborazione con alcuni artisti. Il progettista della gonna si chiama Mario Santiago, conosciuto con il soprannome di Yimeisgreat. Non c'è assolutamente alcun legame con il tema contestato", ci ha tenuto a precisare uno dei portavoce della catena di negozi. Quella rana sarebbe nata da un'opera dipinta dall'artista in compagnia di alcuni amici, non aveva alcuna intenzione di offendere o di provocare i clienti del colosso della moda.