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“Vorremo sapere come si vestono i gay”: le reazioni del web alle parole di Armani

Le dichiarazioni di Giorgio Armani sul modo di vestire degli omosessuali hanno scatenato l’inevitabile reazione degli utenti del web. C’è chi fa ironia, chi lo difende e chi invece non riesce a fare a meno di criticarlo. In pochissime ore, Twitter è letteralmente impazzito.
A cura di Valeria Paglionico
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Stanno facendo molto discutere le dichiarazioni rilasciate al Sunday Times dallo stilista Giorgio Armani, il quale non solo ha definito decisamente out chirurgia estetica e muscoli eccessivi, ma ha anche criticato gli omosessuali per il loro modo di vestirsi, dichiarando: "Perché vestirsi da omosessuali? Un uomo dev'essere uomo". Inevitabili le reazioni dure degli utenti del web. C’è chi lo massacra, chi ironizza e chi ne difende la libertà di opinione, certo è che in pochissime ore Twitter è letteralmente impazzito.

Franco Grillini, presidente di Gaynet, ad esempio, ha dichiarato: “Ci piacerebbe sapere come sono vestiti i maschi gay che ad Armani non piacciono, perché nella intervista al giornale inglese non lo spiega”. Alcuni si sono permessi poi di commentare i suoi capi maschili che vengono definiti tutto tranne che “etero” e “virili”. Addirittura, sul social network è nato l’hashtag #boycottArmani proprio per commentare le sue dichiarazioni. In molti ritengono che le affermazioni dello stilista siano dovute ad un’inevitabile scontro generazionale tra classico e controculture, con nuovi colori, nuovi trend e nuove idee che vanno contro il suo stile tradizionale.

In molti poi non hanno potuto fare a meno di ironizzare sulla’accaduto. Tra i post di Twitter si legge ad esempio “Volevo chiedere a nonnino #Armani com'è che si vestono i gay, perché questo outfit mi è proprio sfuggito in 30 anni di vita” oppure ancora “Poi verrà fuori che a tutti ‘sti stilisti gay in realtà si fingono omosessuali per poter vede' le modelle gnude”. Dall’altro lato, sono stati molti anche gli attestati di stima nei suoi confronti e i complimenti ricevuti per le coraggiose dichiarazioni su un tema così delicato.

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