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“Ubriache” in laboratorio, la risposta delle donne alle parole sessiste del premio Nobel

Tim Hunt, premio Nobel per la medicina, ha scatenato una vera e propria rivolta sul web a causa di alcune affermazioni sessiste. Ha infatti dichiarato che le donne sono troppo sensibili per lavorare in laboratorio e che, per avere risultati migliori, si dovrebbero avere dei reparti separati per i due sessi. Le scienziate hanno cominciato ad invadere i social con l’hashtag “Pericolosamente sexy”.
A cura di Valeria Paglionico
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Il mese scorso avevano fatto molto discutere le affermazioni sessiste del premio Nobel per la medicina Tim Hunt alla conferenza mondiale dei giornalisti scientifici a Seul. Il suo “humor inglese” non è stato apprezzato da nessuno. Il professore ha infatti dichiarato: “Lasciate che vi dica qualcosa dei mei problemi con la ragazze. Tre cose succedono quando le donne sono in un laboratorio: tu ti innamori di loro, loro si innamorano di te e poi, quando le critichi, scoppiano a piangere".

Secondo lui, le donne sono troppo sensibili per questo lavoro e per raggiungere dei risultati migliori si dovrebbero creare di laboratori separati per i due sessi. Le reazioni delle donne di scienza sono state immediate ed inevitabili, tanto che è nato l’hashtag #distracringsexy, cioè “pericolosamente sexy”, con il quale si sta avviando una campagna di protesta per rispondere alle parole sessiste del premio Nobel. C’è chi finge di piangere o di ubriacarsi sul posto di lavoro, chi indossa i camici che non possono essere definiti propriamente sexy e chi semplicemente vuole mostrare la propria professionalità, certo è che sono moltissime le scienziate che si sono sentite offese da quelle parole.

Tim Hunt, resosi conto di aver suscitato un polverone, ha deciso di scusarsi ed ha affermato: "Mi dispiace molto di avere detto quello che ho detto, ma è estremamente importante nella scienza poter criticare le idee di una persona senza che ciò diventi una critica della persona stessa, e se queste persone scoppiano a piangere significa che tendi a trattenerti invece di dire tutto quello che pensi". Queste parole, però, dimostrano che il professore non si sente affatto pentito per quanto detto, anzi che continua a sostenere con forza il suo punto di vista.

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