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Stimolazione del seno: la zona erogena che porta all’orgasmo

Avevate mai pensato che si potesse raggiungere l’orgasmo con la sola stimolazione del seno? Ecco perché succede e quali sono le tecniche per provare questo piacere intenso.
A cura di V. P.
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Il seno è la parte più sensuale del corpo femminile ed infatti gli uomini non possono fare a meno di guardarlo. E’ ormai risaputo che toccarlo dia particolare piacere al sesso maschile, ma in pochi si sono chiesti cosa pensano le donne quando viene stimolata questa parte del corpo. I capezzoli sono una zona erogena e, quando vengono toccati, strizzati o succhiati, si prova un’eccitazione tanto estrema da poter raggiungere anche l’orgasmo. Diverse ricerche hanno dimostrato che toccare il seno ha gli stessi effetti della stimolazione del clitoride o della vagina. Quelle che di fronte ad un’esperienza simile non hanno provato nulla, probabilmente hanno avuto fretta di passare “al sodo”. Per scoprire nuove sensazioni, è importante però concedersi del tempo: solo in questo modo si potrà raggiungere un orgasmo intenso.

Perché toccare il seno stimola l’orgasmo?

Raggiungere l’orgasmo per le donne è una questione complicata, ma i partner devono essere abili a toccare nel modo giusto le zone erogene femminili. La stimolazione del seno in particolare sarebbe capace di donare sensazioni incredibili: stimola la secrezione di ossitocina, l’ormone prodotto durante il raggiungimento del piacere ed anche durante l’allattamento, ed accende e rinforza la propria eccitazione mandando impulsi alla parte del cervello interessata all’orgasmo. Non è un caso che l’ampiezza dei seni aumenta del 25% durante l’eccitazione sessuale. E’ un messaggio che il corpo femminile vuole inviare per comunicare un senso di fertilità e attrazione fisica. A questo punto, non resta dunque che scoprire il potenziale erogeno della propria scollatura.

Come raggiungere l’orgasmo con la stimolazione del seno

Raggiungere l’orgasmo con la sola stimolazione del seno è possibile, l’importante è che il partner ci metta un po’ di impegno e di pazienza. Quelle che sono alle “prime armi” possono cominciare con qualcosa di soft, come dei morsetti o dei giochi erotici con la lingua, per poi continuare con esperienze più intense. La stimolazione più eccitante è quella manuale: quando i capezzoli diventano eretti, possono essere toccati piano in senso orario con i polpastrelli dei pollici, strizzati leggermente, strofinati contro il petto di lui mentre si indossa della lingerie di pizzo, oppure ancora accarezzati durante la classica pecorina. La zona dell'areola è a minor rischio di irritazioni rispetto alle parti intime, di conseguenza dà maggiore libertà di giocarci, anche se è una parte del corpo estremamente sensibile e se i movimenti saranno troppo bruschi si finisce per provocare solo un gran dolore.

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