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Sintomi premestruali: a cosa sono dovuti e come si alleviano

Mal di testa, dolori addominali e gonfiore al seno sono solo alcuni dei sintomi premestruali più comuni. Questa particolare condizione fisiologica può essere particolarmente fastidiosa, anche se scompare con l’inizio delle mestruazioni. Ecco da cosa sono causati i dolori pre-ciclo e cosa bisogna fare per alleviarli.
A cura di Valeria Paglionico
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La sindrome premestruale è una complessa sintomatologia fisica e mentale che colpisce il 25% della popolazione femminile nella seconda parte del ciclo mestruale. Gonfiore al seno, aumento del peso dovuto alla ritenzione idrica, dolori muscolari, cefalea e spesso anche decimi di febbre sono solo alcune delle cose che ogni donna prova uan volta al mese prima dell’arrivo delle mestruazioni. Dal punto di vista psicologico, nei giorni che precedono il ciclo mestruale si può essere più aggressive, stanche ed irritabili, tutte cose che portano ad ansia, insonnia e cambiamenti repentini nel proprio umore. Il termine "sindrome premestruale" è stato usato per la prima volta negli anni '60, ma ancora oggi non è stata individuata la causa scatenante di questi disturbi. Si ritiene che sia una sorta di reazione autoallergica, dovuta all'eccessiva produzione di ormoni durante il periodo successivo all'ovulazione. La cosa comporta un lavoro eccessivo da parte del fegato e dunque un affaticamento dell'intero corpo. Anche se ogni donna vive questi sintomi in maniera differente, si ha la certezza che questa condizione fisiologica svanisca del tutto con l’arrivo delle mestruazioni.

Quando compaiono i sintomi premestruali

La maggior parte delle donne in età fertile avvertono l'arrivo delle mestruazioni tramite una serie di sensazioni difficili da definire, che portano delle leggere "trasformazioni" al corpo. I sintomi premestruali sono ciclici, nel senso che appaiono e scompaiono sempre nello stesso periodo del ciclo mestruale, anche se variano da persona a persona. Di solito, cominciano ad essere avvertiti nella seconda metà del ciclo, precisamente dopo l'ovulazione, intorno al 14esimo giorno, cioè circa 7-10 giorni prima dell'inizio del flusso. Vi è poi un graduale peggioramento che porta alla loro scomparsa nel momento dell'arrivo delle mestruazione. Alcune volte, i dolori possono estendersi e continuare a creare dei disturbi anche nei primi giorni di ciclo. Si può parlare di una vera e propria diagnosi di sindrome premestruale solo se in un mese ci sono poco più di dieci giorni senza la presenza di sintomatologia.

Cosa provoca i dolori premestruali?

A provocare questi disturbi concorrono diversi fattori. Come prima cosa, la carenza di magnesio, provocata dall’incremento nella produzione di ormoni, è responsabile dei mal di testa, dei crampi muscolari e di dolori all’utero. Inoltre, nel periodo premestruale vi sono degli incredibili sbalzi ormonali, come ad esempio un innalzamento del livello di estrogeni e di prolattina, che provoca il classico dolore al seno e l’aumento di peso. Gli stati depressivi transitori, tipici della sindrome premestruali, sono invece dovuti ad una carenza di vitamina B. Questa viene coinvolta nella sintesi di serotonina e dopamina, i due ormoni responsabili dell'umore, ed ha il compito di dare equilibrio ormonale ed idrico al corpo. La dopamina ha un effetto inibitorio sulla prolattina, quando viene alterata la sua produzione inevitabilmente di ha anche uno scompenso di prolattina. Quello che tutte le donne si chiedono è: esiste un modo per combattere i sintomi premestruali?

Sintomi premestruali o gravidanza?

Spesso i sintomi della sindrome premestruale vengono confusi con quelli di una gravidanza. Stanchezza, gonfiore e dolore addominale, ritenzione idrica, leggero aumento del peso, tensione al seno, dolore alle articolazioni, irritabilità, malinconia, perdite premestruali fluide biancastre sono tutte cose che si manifestano anche nei primi mesi di gestazione. Quando l'ovulo viene fecondato, infatti, si verificano una serie di cambiamenti ormonali che preparano l'organismo ad accogliere il feto. Per evitare di confondere i sintomi della gravidanza con quelli premestruali è molto semplice. In caso di concepimento, si presenteranno anche capezzoli sensibili, scurimento della mammella, comparsa di piccoli rilievi chiamati tubercoli di Montgomery, perdite acquose, nausea e soprattutto amenorrea, cioè la mancanza delle mestruazioni. Se il ciclo ha un ritardo di oltre due settimane, è consigliabile eseguire un test di gravidanza o, per essere più certe, le analisi del sangue.

I rimedi naturali per alleviare i sintomi premestruali

Ci sono una serie di rimedi semplici per alleviare i dolori che si provano poco prima dell’arrivo del ciclo. Come prima cosa, sarebbe bene cominciare a seguire dei corsi yoga, di pilates o di qualsiasi altra forma di rilassamento, in modo da eliminare ogni forma di stress dal proprio corpo. Bisogna poi integrare la dieta con sali minerali, soprattutto calcio, magnesio e potassio, presenti in cibi come cereali integrali, legumi, noci, mentre la riboflavina in latte, uova, carne e verdure verdi. Le donne che assumono vitamina B1, tiamina, e B2, riboflavina, in quantità hanno poi minori probabilità di sviluppare la sindrome premestruale. Si dovrà dormire almeno 7 ore per notte, evitare di fumare e di bere alcolici. L’alcool infatti può aumentare la sensazione di gonfiore provata in fase premestruale. Infine, una vita sedentaria può aggravare il dolore addominale poiché impedisce di produrre serotonina e dopamina. Il segreto per combattere i sintomi del ciclo è quindi quello di praticare regolarmente attività aerobica e seguire uno stile di vita sano.

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