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Si taglia i capelli prima della chemioterapia e li dona ai bambini malati di cancro

Suzie Clair Aries hs 25 anni e lo scorso gennaio le è stata diagnosticata una rara forma di cancro alle ovaie. Dovrà sottoporsi a chemioterapie per 12 settimane e di sicuro perderà i capelli. Per evitare che la cosa la traumatizzi, li ha già tagliati e li ha donati a un’associazione che crea parrucche per i bambini malati di tumore.
A cura di Valeria Paglionico
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Suzie Clair Aries è una ragazza di 25 anni, viene da Londra, nella vita fa l'attrice e lo scorso gennaio le è stata diagnosticata una rara forma di cancro alle ovaie. Ha capito che qualcosa non andava quando ha cominciato a soffrire di mal di stomaco, gonfiore e stanchezza. A volte, si sentiva così male che era costretta a lasciare il lavoro e a tornare a casa. Una volta recatasi a un controllo medico, la diagnosi è stata drammatica.

Per sconfiggere la malattia, si è sottoposta a un intervento chirurgico con cui ha rimosso quella massa cancerosa e ora ha bisogno di chemioterapie e trattamenti aggressivi per le prossime 12 settimane. I medici le hanno preannunciato che probabilmente perderà i capelli e che dovrà fare i conti con una nuova immagine di sé. La cosa l'ha fatta sentire devastata, visto che, oltre al fatto che non sa se rimarrà in vita, dovrà anche accettare la sua nuova identità senza la folta chioma che ha sempre avuto. "In quanto donna, i capelli mi rendono femminile, sono anche importanti per il lavoro che faccio", ha spiegato Suzie. Per fortuna, ha trovato la soluzione ideale per rendere tutto un po' meno traumatico: si è fatta tagliare i capelli dal parrucchiere e li ha poi donati all'associazione The Little Princess Trust, che dona in beneficenza parrucche a tutti i bambini malati di cancro.

Naturalmente, ha pensato bene di immortalare quel momento in un video. Suzie ha fatto tre trecce e si è affidata al suo hair stylist. Non ha potuto fare a meno di portarsi le mani alla bocca e di sentirsi strana. Ha poi condiviso il filmato su Facebook e in pochi giorni è diventato virale. La speranza è che quelle cure le faranno dire addio alla malattia per sempre, anche se è ancora troppo presto per fare dei pronostici.

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