Si spoglia in webcam in casa dei genitori: la doppia vita di Melanie

Non è una novità che molti giovani, pur di lavorare e di trovare la propria strada, indipendenti dalla famiglia, cominciano ad accettare ogni tipo di lavoro, anche quelli più umilianti e stancanti. E’ il caso di Melanie, una ragazza spagnola di 32 anni, che vive a Jaen, in Andalucia, con i suoi genitori. Da poco ha perso un lavoro come segretaria amministrativi e per non provare la frustrazione della disoccupazione, forse ancora più stressante di ogni tipo di occupazione, ha deciso di dedicarsi ad un’attività “insolita”.

Si spoglia in webcam e si fa pagare dai clienti interessati un euro per ogni minuto di show. Il lavoro le permette di guadagnare quel poco che le basta per non pesare sulle finanze dei suoi genitori e soprattutto di rimanere tra le mura di casa, senza dover avere a che fare in prima persona con il mondo del porno. Tutti gli amici e i parenti non sanno nulla di questa sua “doppia vita”, ha troppa paura di essere giudicata e di essere considerata al pari di una prostituta, anche se non si sente così. Per quattro ore al giorno, si chiude nella sua camera da letto e si esibisce in spogliarelli con il nome d’arte BichitaXXX.

Come lei, sono molte altre le ragazze che si definiscono “webcammer” e che cominciano ad intraprendere questa professione semplicemente per far fronte alla crisi. Di recente, aveva fatto scandalo l’indagine condotta sulle prostitute inglesi, che ha dimostrato che molte di loro sono laureate e di un certo livello intellettivo. Per loro, intraprendere la professione “più vecchia del mondo” è semplicemente una scelta obbligata per mandare avanti le proprie famiglie.