Sesso o genere fanno la differenza in medicina?
Nel mondo della medicina si sta sviluppando una vera rivoluzione che prende il nome di “Medicina di genere” che è tutta volta a verificare che influenza abbia il sesso, inteso come genere, sulla fisiologia, fisiopatologia, diagnostica, terapia e mortalità. E’ proprio su questo tema che si concentra la conferenza “ “Sex or gender differences in medicine” che si tiene oggi 24 aprile all’Università degli Studi di Milano. Questo evento si va ad inserire nel più grande progetto “Stages” della Commissione europea, lanciato lo scorso gennaio 2012 e che è volto ad affrontare le differenze di genere in ambito scientifico. La questione della medicina di genere nasce dall’esigenza che nel 1991 si ebbe negli Stati Uniti quando la cardiologa Bernardine Healy denunciò la scarsa presenza di donne nei protocolli di ricerca.
A partire da quel momento si è cercato di includere di più le donne nei progetti di ricerca e come oggetti di ricerca; infatti si rammenta come soltanto in due casi le donne siano state oggetto di studio più approfondito rispetto agli uomini: nello studio della depressione e nello studio dell’osteoporosi. Questa carenza che si è avuta in generale nel mondo medico, si è trasferita conseguentemente anche sulle case farmaceutiche che potrebbero temere di vendere farmaci che non siano più validi per la metà della popolazione. In Italia, a partire dal marzo del 2012, dopo l’approvazione della mozione sulla medicina di genere, si è visto un impegno del governo ad intervenire con aiuti fiscali nel campo della formazione, della ricerca e dei farmaci di genere. L’obiettivo della conferenza come quello del progetto in generale, prevede la finalità di raccogliere fondi che siano utili per non disperdere le energie accumulate fino a questo momento.
