23 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sesso, “l’effetto femmina” che modifica il comportamento maschile

Una recente ricerca italiana dimostra l’esistenza di un particolare “female effect”, in grado di modificare il comportamento sessuale dell’uomo quando viene a contatto con i feromoni femminili.
A cura di Redazione Donna
23 CONDIVISIONI
Immagine

Una ricerca di alcuni scienziati italiani, pubblicata sulla rivista Physiology and Behaviour, dimostra l'esistenza di un "effetto femmina" che modifica il comportamento sessuale dell'uomo. «Possiamo proprio parlare di "female effect", perché abbiamo dimostrato come i feromoni sessuali femminili agiscono sul sistema neuroendocrino e sul comportamento del maschio. Per il momento nell'asino, ma il risultato è estensibile anche alla nostra specie», spiega all'Adnkronos Salute Andrea Mazzatenta del Dipartimento di Psicobiologia animale della Facoltà di Veterinaria dell'Università di Teramo, che insieme al team di Augusto Carluccio ha firmato la ricerca.

L'esperimento condotto sugli asini «In questa ricerca dimostriamo come il maschio non sia una semplice macchina sessuale, ma sia stato "progettato" per modificare il proprio comportamento in risposta a chemiosegnali specifici che gli arrivano dalla femmina – spiega lo scienziato – Ci siamo concentrati su un'antica razza di asino, l'asino di Martina Franca, perché c'è una facility di questi animali a Teramo. Nella struttura si cerca di tenere le femmine in estro tutto l'anno con l'aiuto di dieta e illuminazione, e si filma la reazione dei maschi. Così abbiamo potuto notare che il comportamento degli stalloni cambia in base alla composizione chimica dei feromoni rilasciati dalle femmine. In pratica, il comportamento del maschio varia se le asine si trovano nella normale stagione riproduttiva (che va dalla primavera al primo autunno), o in quella "artificiale" (autunno-inverno)».

Mazzatena prosegue affermando di essere convinto che «i risultati della ricerca suggeriscano il potere dei feromoni delle femmine sul comportamento del maschio, anche di quello umano. Una novità, visto che fino ad ora era stato dimostrato il contrario: ovvero che le femmine in particolari periodi del mese reagivano in modo diverso ai feromoni maschili. Chemiosegnali ricchi di indizi sul momento fertile o meno della donna, che il maschio sarebbe progettato per decifrare: si sa infatti – conclude – che se la partner è in fase fertile, lui rilascia una maggior quantità di seme».

23 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views