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Seno femminile: l’anatomia e le fasi di sviluppo

Il seno è una delle parti più importanti del corpo femminile non solo per la sua attrattiva sessuale ma anche per le sue caratteristiche funzionali. Scopriamo qual è la sua anatomia e il modo in cui si sviluppa nel corso della vita femminile.
A cura di Valeria Paglionico
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Il seno è una delle parti più importanti del corpo femminile non solo per la sua attrattiva sessuale ma anche per le caratteristiche funzionali poiché contengono il nutrimento per i neonati fatto di proteine, zucchero e grasso. A causa di cambiamenti ormonali che si hanno durante il ciclo mestruale, i seni possono avere diverse dimensioni, forme e peso, tanto che nel 50% dei casi si registra un’asimmetria tra le due parti. Tra gravidanza, menopausa ed allattamento, questa parte del corpo delle donne è soggetta ad innumerevoli cambiamenti ed è dunque importante conoscere la sua anatomia ed il suo funzionamento per mantenerlo sempre in salute.

L'anatomia del seno

I seni sono ghiandole esocrine, cioè a secrezione esterna, posti nella parte anteriore del torace, tra il terzo ed il sesto spazio intercostale. Sono composti da piccole vescicole, chiamate acini mammari, legate a dei tubi escretori. Questi ultimi a loro volta confluiscono in condotti più grossi, i dotti lattiferi, che sboccano all’apice del capezzolo attraverso i pori lattiferi. Contiene inoltre circa 15 a 20 lobi che si compongono di molte strutture sacciformi, chiamate lobuli che hanno il compito di produrre il latte. La forma del seno viene determinata dalla quantità di tessuto adiposo che varia a seconda della costituzione fisica individuale e che ha il compito di proteggere questa delicata parte del corpo dagli urti. Il seno non possiede una sua muscolatura ma poggia sul muscolo grande pettorale. Per quanto riguarda invece i capezzoli, questi sono costituiti da tessuto erettile, sono di forma conica e circondati dall’areola, una regione pigmentata caratterizzata da una serie di sporgenze, i tubercoli di Montgomery, creati dalla presenza sottostante di ghiandole sebacee.La contrazione dei muscoli areolari genera l'erezione del capezzolo, il corrugamento dell'areola e la contrazione dei dotti galattofori, cosa che permette il deflusso del latte. Il secreto della ghiandola mammaria nei primi giorni dopo il parto è una sostanza amarognola povera di grassi ma particolarmente ricca di proteine e immunoglobuline, detta colostro, che trasferisce al lattante un’immunità passiva. Solo in un secondo momento comincerà la secrezione del latte vero e proprio. E’ importante curare ed idratare regolarmente i seni, dato che sono soggetti a tensioni e rilassamenti.

Le varie fasi dello sviluppo del seno

Le mammelle cominciano a svilupparsi nel periodo della pubertà, quando il progesterone e l’estrogeno stimolano lo sviluppo dei tratti femminili, provocando una serie di cambiamenti corporali legati alla crescita. E' proprio in questo momento che i dotti si allungano, diventano più ramificati fino a formare il sistema maturo di lobuli e dotti. Solo con l’inizio della gestazione però il tessuto mammario comincia ad attivarsi e il corpo femminile subisce una vera e propria rivoluzione. Fin dalle prime settimane di gravidanza, le mammelle si inturgidiscono, l’areola si scurisce, intorno appare una pigmentazione irregolare e i capezzoli diventano più sensibili. A partire dai mesi successivi, si ingrandiranno ed andranno incontro alle smagliature, provocate dalle lacerazioni delle fibre elastiche del derma. E’ durante l’allattamento che però il seno raggiunge il massimo della sua attività funzionale. Inizialmente produce un liquido giallastro, proteico e denso che aiuta il neonato nel passaggio dalla nutrizione placentale a quella intestinale. Verso il terzo o il quarto giorno dopo il parto avviene poi la montata lattea. In questa fase della vita, è importante curare l’igiene dei capezzoli, così da proteggere la salute del piccolo. Con l’inizio della menopausa, invece, l’attività ormonale cessa e si verifica un’atrofia della ghiandola mammaria, nonché l’aumento del tessuto adiposo poiché il numero dei lobuli diminuisce e quelli rimanenti si riducono di dimensioni. E’ proprio questo il momento della vita in cui le donne tendono a perdere l’autostima poiché una parte del corpo tanto importante comincia perdere tono ed elasticità. Allo stesso tempo, bisogna tenere estremamente sotto controllo la propria salute poiché, una volta terminata l’attività ormonale, si può rischiare di andare incontro a determinate patologie come tumore, cisti o polimastia.

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