Sciopero delle donne: l’8 marzo il sesso femminile lotta per riconquistare la sua dignità
L'8 marzo si celebra come ogni anno la Festa della donna ma questa volta la ricorrenza non sarà fatta solo di mimose e cioccolatini. Quaranta paesi del mondo hanno accettato di aderire a uno sciopero generale per difendere la dignità femminile. Le donne sono ancora troppo spesso vittime di violenze e sessismo, questo vuol dire che sono costrette a subire abusi e disparità, soprattutto nel mondo del lavoro. E' per ribellarsi a delle cose simili che le diverse categorie professionali e sindacali sciopereranno il prossimo 8 marzo.
C'è chi si assenterà dal lavoro, chi farà assemblee, chi parteciperà a cortei, flash mob, conferenze e letture in piazza, l'obiettivo è dimostrare che se le donne si fermano, si ferma anche il mondo. "Nel nostro paese l'indicazione data dal sindacato è quella di organizzare assemblee in tutti i luoghi di lavoro e laddove sia possibile anche lo sciopero per rimettere al centro con forza il tema del lavoro, del contrasto alla violenza maschile sulle donne, e per restituire significato all'8 marzo", ha dichiarato Loredana Taddei della Cgil. Anche i Centri Antiviolenza della rete "D.i.Re", considerati un punto di riferimento dalle donne maltrattate, torturate e perseguitate dagli uomini, parteciperanno allo sciopero globale di 24 ore.
Insomma, la Festa della donna quest'anno sarà un'occasione per manifestare e per chiedere lavoro, uguaglianza e lotta alla violenza. Le donne sono fondamentali per mandare avanti la nazione, le famiglie e le fabbriche ma troppo spesso il loro impegno e il loro talento viene sottovalutato: l'8 marzo rappresenterà un vero e proprio atto di ribellione.