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Racconto della settimana: Geneviève

Il racconto della settimana di John B.
A cura di Redazione Donna
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Casinò di Biarritz, grandi lampadari in vetro, tendoni color panna, una terrazza sull'oceano con sdraio in legno scuro e cuscini banchi, finestre aperte sul rumore delle onde, nel vento fresco che spazza gli odori e porta i profumi.

Un vestitino nero, Wayfarer blu, vent'anni, almeno così hai sempre detto, non che io ci abbia mai creduto.
Non mi serviva crederti.
Avresti potuto averne quindici o cento, sarebbe stato lo stesso.
Forse.
Vincevo con la solita disperazione quella sera, una figura dopo l'altra, un raddoppio, un cambio, l'ennesima lettera di credito.
In realtà perdevo, eri dietro di me ed io sottraevo tempo a noi due per darlo a miseri rettangoli in cartoncino colorato.
Mi negavo il paradiso per ammonticchiare dischetti in plastica di valore etereo.
Non ti avevo vista.
Impossibile a ripensarci.
Tu e le tue amiche, anzi amichette, simpatiche profittatrici del godere altrui.
Io volevo te e ti ho avuta nel migliore dei modi.
Per me.
Ti ho avuta senza mai toccarti, nella purezza dell'edonismo, come mi sussurrava Laurent mentre lo imploravo di darmi ancora del whisky o di portarmi da te ed aiutarmi, ormai privo delle gambe, nel mio piano criminale per rapirti, portarti via, lontano, o anche solo dietro un angolo.
Sentivo la pietra farsi largo.
Sentivo il fuoco provare, senza successo, a scalfirla.
Mettere tutto me stesso dentro di te.
Non il mio sesso, quello no, a che mi sarebbe servito?
A farti banale?
Come avrei voluto riuscirci ed avere così speranza di sopravvivere.
No invece, mettere l'altro me stesso dentro di te.
Darti le mie labbra, la mia mente.
Sentire l'odore della tua pelle, il senso dei tuoi baci, per ore, fermando il tempo o accelerandolo al punto da morire.
Insieme.
Nella contraddizione in termini del tempo che passa e che non può mai assere uguale a se medesimo ci sei tu.
Ti rivedrò tra dieci anni e magari ne avrai venticinque.
Capirò che avevo ragione.
Spererò che tu non sia l'ennesimo cigno uscito dallo stagno.
Ti porterò comunque con me.
Per tutta la vita.
Sarai tra coloro che sempre troveranno qualcosa di sé nei miei miseri scritti, ancorché dedicati ad altre, meno importanti, stelle comete.

John B.

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