Quando per essere belle bisognava soffrire: i trattamenti di bellezza di inizio ‘900 (FOTO)
Oggi pensiamo ai trattamenti beauty come momenti in cui abbandonarsi al completo relax, tra coccole per la pelle e massaggi. Ma com'era la beauty routine nei primi anni del ‘900? Non solo era differente, ma alcuni trattamenti sembravano delle vere e proprie torture.
Quando ancora non esistevano i bigodini, la permanente veniva effettuata tramite un apposito macchinario simile al moderno casco e strutturato con particolari strumenti conici che creavano le ondulazioni sui capelli. Un trattamento tutt'altro che breve che non ha niente a che vedere con le moderne tecniche di oggi. Anche per asciugare i capelli il tempo richiesto era davvero tanto: non esistevano i phon e per eliminare l'acqua dai capelli era necessario ricorrere all'utilizzo di un primitivo casco composto da liste di metallo che filtravano l'aria calda proveniente da un tubo posto dietro l'apparecchio. In fatto di make up, i primi mascara creati erano in polvere, e per l'applicazione si utilizzavano dei particolari stencil per non macchiare il resto della palpebra applicando il prodotto con una piccola spazzolina rettangolare.
Prima di recitare sul set le attrici degli anni trenta dovevano sottoporsi a un vero e proprio rituale di bellezza con maschere viso, creme idratanti e niente meno che un bagno di bolle di sapone: sembra che il sapone rendesse luminosa e vellutata la pelle delle attrici quando ancora non esistevano le magie di Photoshop. E se pensate che oggi l'applicazione delle ciglia finte sia complicata, pensate che negli anni '40 era ancora più difficile: spesso veniva applicato addirittura ciuffo per ciuffo senza le comode colle che abbiamo a disposizione oggi e il trattamento era davvero lungo. Che dire poi delle donne asiatiche che indossavano spesso dei particolari anelli di metallo attorno a collo, gambe e braccia per renderli più fini e allungati?
