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Qual è la differenza tra vulva e vagina?

Credete che vulva e vagina siano la stessa cosa? Vi sbagliate. L’organo genitale femminile è particolarmente complesso, è formato da diverse parti ma spesso si fa l’errore di chiamarlo con il termine “vagina”. Ecco quali sono le caratteristiche che differenziano la vulva dalla vagina.
A cura di Redazione Donna
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L'organo genitale femminile è particolarmente complesso, è formato da diverse parti ma spesso si fa l'errore di chiamarlo con il termine "vagina", ignorando il fatto che si tratta di una definizione sbagliata. Esiste infatti una differenza ben precisa tra vulva e vagina, la prima comprende tutti gli organi sessuali esterni, il monte di Venere, le piccole e grandi labbra, il clitoride, le ghiandole vestibolari, l'apertura uretrale, mentre la seconda è un organo interno, che coincide con la parte finale del canale del parto, quella in cui ha luogo la penetrazione durante i rapporti sessuale. Ecco quali sono le caratteristiche che differenziano la vulva dalla vagina.

Cos'è la vulva?

Con il termine vulva si indica l'insieme degli organi dell'apparato genitali visibili ed esterni, cioè grandi labbra, piccole labbra, clitoride, vestibolo della vagina, sistema pilifero del pube e monte di Venere. Le grandi labbra sono un tessuto ricco di ghiandole sudoripare e hanno un colore leggermente più scuro rispetto alla pelle dei genitali poiché la pelle che le copre è maggiormente pigmentata. Le piccole labbra invece sono situate anteriormente al clitoride e insieme a quest'ultimo formano il prepuzio clitorideo. Il clitoride è l’organo sessuale destinato unicamente al piacere che corrisponde al pene maschile. E' coperto dal prepuzio, termina con il glande e ha una parte posteriore sensibile. Le sue dimensioni sono di circa 3-4 cm ma durante l'eccitazione aumenta di volume, sporgendo verso l'esterno. Il vestibolo della vagina si trova tra grandi labbra e piccole labbra, è il muscolo bulbocavernoso che consente la penetrazione poiché, quando si prova eccitazione, si gonfia e spinge le labbra lateralmente. In questa zona si trovano anche le ghiandole vestibolari maggiori di Bartolini, che hanno il compito di secernere un fluido lubrificante, prodotto anche da numerose altre ghiandole vestibolari minori situate intorno all’orifizio vaginale. E' importante sapere che la vulva non è statica ma può cambiare con il passare del tempo: non bisogna dunque allarmarsi quando si nota che l'aspetto esterno delle parti intime si è leggermente trasformato rispetto al passato.

Cos'è la vagina?

La vagina è la parte interna dell'apparato genitale femminile, quella interessata nel rapporto sessuale e nel parto. Ha una notevole elasticità e una profondità che va dai 7 ai 10 cm, anche se nel corso di un rapporto aumenta notevolmente. All'imbocco dell'orifizio vaginale c'è l'imene, la membrana che viene lacerata la prima volta che si ha la prima penetrazione, causando una lieve emorragia. Le pareti interne della vagina non sono lisce, hanno delle pliche che contengono plessi venosi, capaci di stimolare il glande durante il sesso. L'orifizio è il punto più stretto della vagina, mentre la parte finale, quella in cui viene raccolto lo sperma, è la più larga e ha una particolare conformazione che favorisce la risalita degli spermatozoi. La vagina è un ambiente acido con un ph tra 4 e 5 ed è necessario non alterare questi valori per non andare incontro a infezioni. La flora batterica delle parti intime si mantiene in equilibrio grazie all’acido lattico prodotto dai batteri di Döderlein, alle secrezioni delle ghiandole e alle cellule epiteliali sfaldate.

Come mantenere una corretta igiene intima

Mantenere una buona igiene intima è fondamentale per evitare di andare incontro a infezioni e problemi alla vagina o alla vulva. E' consigliabile lavare le parti intime esterne una volta al giorno, così da ridurre la proliferazione dei microbi, anche se in caso di temperature elevate, di mestruazioni o di sudorazione eccessiva, sarebbe meglio a passare a due lavaggi giornalieri. Anche dopo ogni rapporto sessuale è bene lavare le parti intime, l'importante è scegliere il prodotto giusto, che rispetti l'equilibrio della flora batterica. Da evitare sono i prodotti troppo aggressivi, irritanti e disinfettanti come ad esempio il solito docciaschiuma. Bisogna usare un detergente intimo delicato senza sapone, senza profumo e a ph neutro, in modo tale da rispettare l'acidità naturale dei genitali. Deodorante, olii e altre creme sono assolutamente bandite, mentre le salviette profumate possono essere usate di tanto in tanto, a patto che siano delicate e senza alcol. Per quanto riguarda la vagina, ovvero la parte interna dell'organo sessuale femminile, è autopulente ed è superfluo ricorrere ai rimedi più svariati per lavarla.  Attenzione, infine, alle lavande vaginali: sconvolgono l'equilibro della flora e favoriscono lo sviluppo dei batteri, causando micosi e infezioni. L'ideale è farla una volta al mese, subito dopo il ciclo mestruale.

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