Mai più prodotti chimici per produrre abiti: la svolta ecosostenibile delle maison di moda
Produrre splendidi abiti alla moda senza utilizzare sostanze chimiche inquinanti è sempre stata considerata un'utopia, ma da oggi è possibile. Dieci grandi aziende italiane si sono infatti impegnate a limitare l’utilizzo di sostanze dannose nei loro vestiti ed accessori. Da oggi le maison Gucci, Prada, Armani, Zegna, Valentino, Ferragamo, OTB, Staff International, Loro Piana e Versace faranno parte di un gruppo di lavoro sullo sviluppo sostenibile e si propongono di rispettare un livello massimo di sostanze chimiche nei loro prodotti, più basso rispetto a quello imposto della regolamentazione attualmente in vigore.
Al partire dal mese di ottobre le aziende comunicheranno i nomi delle 500 sostanze chimiche eliminate del tutto dai processi produttivi. Il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa, al salone francese Première Vision di Parigi, ha dichiarato: "Nel nostro settore, non c'è futuro senza sviluppo sostenibile". Il gruppo di lavoro nei prossimi 3 anni intende anche fare delle ricerche più approfondite sull'origine dei filati, dei tessuti, della pelle, oltre che sulle condizioni di lavoro del personale, un argomento a cui i consumatori sono diventati più attenti e sensibili dopo il dramma del Rana Plaza.
Per il futuro, ci si propone inoltre di utilizzare delle sostanze alternative meno nocive, come materiali riciclati, ecologici o provenienti dal commercio equo-solidale. La camera della moda spera che tutti i suoi membri rispetteranno le raccomandazioni, così da poter dire definitivamente addio alle sostanze tossiche, producendo esclusivamente prodotti ecosostenibili.