Le migliori chef, Klugmann: “18 ore in cucina, è inaccettabile che le donne devono sacrificarsi”

Antonia Klugmann è la chef 37enne di origini triestine che prenderà il posto di Carlo Cracco come quarto giudice di Masterchef Italia. E' dallo scorso marzo che si parlava di una sua possibile partecipazione al programma ma solo oggi è arrivata la notizia ufficiale. Gestisce il suo ristorante l’Argine di Vencò a Dolegna del Collio, premiato con una stella Michelin nel 2014, l'anno successivo alla sua inaugurazione, è stata eletta Cuoca dell'Anno nel 2017 dalla guida dei Ristoranti d'Italia dell'Espresso e si è sempre distinta per talento e passione nel mondo della cucina.

Il suo ingresso al talent show culinario di Sky è un evento rivoluzionario, visto che è la prima volta che il programma si "tinge di rosa", dimostrando che gli chef stellati non appartengono solo al sesso maschile ma anche a quello femminile. Come se non bastasse, Antonia Klugmann è un simbolo dell'eccellenza italiana e di sicuro la sua bravura conquisterà presto il pubblico del nostro paese.

Perché sono poche le donne nell'alta cucina?

L'ingresso di Antonia Klugmann tra i giurati di Masterchef Italia viene considerato un evento rivoluzionario nel mondo dell'alta cucina, visto che, fino ad oggi, quello dello chef era sempre stato considerato un lavoro destinato al sesso maschile. Il motivo è molto semplice: si tratta di una professione che richiede immensi sacrifici e che riduce la quantità di tempo libero disponibile. Gestire un ristorante stellato non è un gioco da ragazzi e, per ottenere riconoscimenti e successi, è necessario dedicare tutta la propria vita al locale che si gestisce. La stessa Klugmann ha spiegato che non è stato semplice per lei arrivare a dei risultati simili.

"Se decidi di fare la chef devi lavorare 18 ore al giorno e sacrificare la tua vita privata, e nella nostra società non è ancora socialmente accettabile che una donna si concentri solo su se stessa e sul suo lavoro. Questo è il problema, non la mancanza di meritocrazia", ha dichiarato la nuova giurata di Masterchef Italia, dando prova del fatto che le donne sono meno avvantaggiate quando si parla di alta cucina. Essere totalmente dedite al proprio ristorante significa infatti rinunciare ai propri interessi, al tempo passato in famiglia e a tutte le passioni che si avevano al di fuori della cucina. Antonia Klugmann non è solo la prima donna alla guida di un programma famoso come Masterchef ma è anche la prima rappresentante di sesso femminile ad aver dimostrato che l'alta cucina non è riservata solo agli uomini come si è sempre pensato: è proprio per questo che può essere definita una donna "rivoluzionaria".

Le chef migliori al mondo

Anche se l'alta cucina è sempre stato un settore dominato dagli uomini, il nuovo giudice di Masterchef Italia non è l'unica donna "stellata" ad aver avuto successo in questo campo. Sono moltissime le rappresentati del sesso femminile che hanno dimostrato di avere un incredibile talento al pari dei colleghi maschi più famosi. Annie Feolde, ad esempio, è stata la prima donna a ricevere 3 Stelle Michelin in Italia nel 2014, Nadia Santini, proprietaria del ristorante della famiglia del marito, Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, a Mantova, è diventata famosa dopo essere entrata nella classifica dei 100 migliori chef del mondo del 2017 stilata da Le Chef, mentre Anne Sophie Pic è la chef del ristorante Maison Pic che dal 2013 ottiene anno dopo anno il titolo Veuve Clicquot World’s Best Female Chef .

Cristina Bowerman, Helena Rizzo, Viviana Varese sono altre chef famose e pluripremiate che hanno saputo raggiungere il successo grazie ai loro ristoranti stellati. Come non nominare poi Rosanna Marziale, direttrice del ristorante Le Colonne e di San Bartolomeo Caserta, nominata Ambasciatrice nel mondo della Mozzarella di Bufala Doc dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana grazie alla sua cucina territoriale? Insomma, vedere uno chef femmina e di successo alla guida di ristoranti stellati non è così insolito come si potrebbe pensare. E' dunque arrivata l'ora di mettere fine a fenomeni di discriminazioni e sessismo in questo campo: le donne non hanno nulla da invidiare ai maschietti, soprattutto quando si parla di alta cucina.