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Lampade abbronzanti, tutto quello che devi sapere: rischi e precauzioni

Negli ultimi anni le lampade abbronzanti sono sempre più diffuse: c’è chi vuole ottenere un colorito dorato anche quando non può andare in vacanza e chi vuole prolungare l’abbronzatura oppure preparare la pelle al sole. Ecco tutto quello che devi sapere sulle lampade solari, i rischi, i benefici e le indicazioni da seguire.
A cura di Federica Ambrogio
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Quando si parla di abbronzatura si pensa anche alle lampade abbronzanti: l'abbronzatura artificiale è spesso la soluzione per chi non vuole rinunciare alla tintarella anche quando non può andare al mare o per chi vuole preparare la pelle all'abbronzatura delle vacanze. Non sempre però i vantaggi di un'abbronzatura perenne superano i potenziali rischi e danni provocati dell'esposizione ai raggi artificiali: le lampade solari infatti, possono anche essere dannose. Ma quali sono le differenze tra doccia solare e lettino, i rischi e i benefici dell'abbronzatura artificiale?

Il lettino abbronzante

Tra le forme più diffuse di abbronzatura artificiale c'è senza dubbio il lettino abbronzante: si tratta di una struttura a forma di, come dice il nome, lettino, dentro la quale ci si corica per un tempo che varia solitamente dagli 8 ai 20 minuti. Non è adatto a chi soffre di claustrofobia perché la parte superiore chiude quasi completamente il corpo all'interno del lettino. Rispetto ai primi modelli, i lettini di oggi permettono di ottenere un'abbronzatura più uniforme, anche se spesso nella zona laterale come il fianco, è più difficile ottenere un colorito uniforme per via della posizione che si assume.  Negli ultimi anni inoltre, i lettini solari hanno subito notevoli restrizioni: dal 2011 infatti, sono vietati ai minorenni e alle donne in gravidanza perché sembra possano aumentare il rischio di sviluppare tumori alla pelle.

La doccia solare

Negli ultimi tempi le docce solari hanno avuto una maggiore diffusione per diversi motivi: l'abbronzatura è più uniforme perché si rimane in piedi, spesso con le braccia alzate e appoggiate ad apposite strutture sulla sommità della doccia solare e quindi anche il fianco si abbronza. Altra ragione da non sottovalutare è di tipo igienico: nella doccia infatti, solo le mani e i piedi entrano in contatto con la struttura, che viene facilmente igienizzata o nella quale vengono utilizzati apposite protezioni usa e getta mentre nel lettino tutto il corpo entra in contatto con la lampada. Anche la doccia è sconsigliata per chi soffre di claustrofobia.

Lampade abbronzanti e fototipi: quali sono i rischi?

In base al proprio fototipo esporsi alle lampade solari può essere più o meno dannoso. Chi ha un fototipo 1, ovvero pelle, capelli e occhi chiari dovrebbe evitare le lampade solari perché il rischio di causare eritemi e irritazioni alla pelle, che produce pochissima melanina ed è quindi molto sensibile, è davvero alto. Le persone appartenenti al fototipo 2, con pelle chiara e capelli medio scuri si abbronzerà in modo leggero ed è consigliato utilizzare protezioni per evitare scottature, mentre il fototipo 3, con pelle e capelli medio scuri si abbronzerà in modo uniforme senza particolari rischi. Il fototipo 4, che presenta pelle, capelli e occhi molto scuri, si abbronzerà velocemente.

Lampade solari: alta o bassa pressione?

Negli ultimi anni le lampade abbronzanti si differenziano non solo per la struttura, ma anche per l'alta o bassa pressione che le caratterizza. Cosa cambia? Le lampade ad alta pressione riproducono una pressione che è solitamente maggiore alla pressione solare presente alla latitudine in cui ci troviamo di un valore che varia da 5 a 10 volte. I raggi penetrano a fondo e l'abbronzatura è immediata, ma poco duratura e spesso causa arrossamenti e scottature sui soggetti con la pelle più chiara. Le lampade a bassa pressione riproducono invece una pressione simile a quella del sole e l'abbronzatura, che compare solitamente dopo 72 ore, è più durevole rispetto alle lampade ad alta pressione. Quando si ha la pelle chiara e si utilizzano le lampade a bassa pressione è consigliato l'utilizzo di creme solari per evitare la comparsa di eritemi: chiedi consiglio al centro al quale ti sei affidata per la lampada solare!

Pro e contro delle lampade abbronzanti

Le lampade abbronzanti sono pericolose? La risposta dipende da diversi fattori, in particolare da quanto spesso ci si espone ai raggi artificiali. Nella maggior parte dei casi una lampada ogni 40/60 giorni non risulta dannosa e, al contrario, è in grado di prolungare l'abbronzatura o di preparare la pelle ai raggi del sole prima della vacanza. Ma quali sono i pro e i contro delle lampade solari? Tra i pro c'è senza  dubbio il vantaggio estetico, ovvero avere un colorito dorato anche quando non ci si può esporre al sole. Sicuramente ci si abbronza molto più velocemente con le lampade solari, e i raggi delle lampade in alcuni casi possono essere benefici per trattare malattie come la psoriasi e la vitiligine, solo ed esclusivamente sotto stretto controllo de dermatologo. Nonostante i pro siano diversi, i contro non sono da sottovalutare: quando si esagera con le lampade solari infatti, si rischia di accelerare il processo di invecchiamento cutaneo, causando rughe e disidratazione alla pelle. Recenti studi hanno inoltre dimostrato che chi abusa delle lampade abbronzanti aumenta il rischio di contrarre tumore alla pelle.

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