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La Venere di Botticelli più magra grazie a Photoshop (FOTO)

Dopo le star ritoccate sulle cover dei magazine, la mania del fotoritocco invade anche i quadri più famosi. Si tratta in realtà della provocazione di un’artista che ha modificato con Photoshop i corpi delle Veneri nei quadri di grandi pittori come Botticelli, Tiziano e Hayez.
A cura di Marco Casola
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Nell'epoca moderno tutto è possibile, persino photoshoppare il corpo "troppo" rotondi della Venere di Botticelli. Per criticare l'ossessione contemporanea del corpo perfetto l'artista italiana Anna Utopia Giordano ha ritoccato i quadri dei pittori più celebri della storia. La Giordano sembra essersi chiesta cosa sarebbe successo se ai tempi di Hayez, Velàzquez e Botticelli fosse esistito il fotoritocco? Anche questi grandi pittori avrebbero modificato i corpi delle loro modelle, aumentando il seno, eliminando le imperfezioni e assottigliando i fianchi?

Dalla geniale idee è nata la serie "Venus" in cui Anna Utopia Giordano mette a confronto le Veneri ritratte nei quadri reali di 10 pittori con la versione photosoppata. La modifica del corpo formoso delle Veneri diviene un metodo per criticare i canoni estetici contemporanei ed ogni tipo di standardizzazione del corpo femminile. Anna trasforma dieci Veneri rendendole uguali alle modelle taglia zero che popolano le passerelle o che siamo abituati a vedere sulle cover dei giornali. Tramite il fotoritocco snellisce le cosce, aumenta la taglia del seno, elimina le imperfezioni e illumina la pelle. Il risultato finale è incredibile e dimostra con chiarezza quanto il nostro immaginario sia annebbiato da un ideale di bellezza del tutto falso.

Anna Utopia Giordano non è nuova a questo tipo di provocazioni, nella sua carriera ha più volte riflettuto sull'uso smodato della tecnologia moderna, prestando particolare attenzione al ruolo dei social network. Attraverso "Venus", ad esempio, cerca di sottolineare la potenza del mezzo con cui è possibile modificare un'immagine reale creandone una nuova completamente diversa. Photoshop diviene dunque un'arma potente che non ha limiti. In altre serie come "#BornTo BeVirtual" analizza, invece, il crescente uso dei social network su cui si condivide ogni singolo momento della vita privata, mentre la dipendenza generata dai social nelle nuove generazioni viene palesata nella serie "My social generation" composta da alcune selfie in cui è la stessa artista a fotografarsi in posa come una quindicenne.

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