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La blogger si ribella agli insulti scrivendo una lettera al suo stalker

La riempiono di insulti sui social e sul suo blog, denuncia il fatto alla questura ma le offese non vengono considerate come una minaccia. Lei non si arrende e pubblica online una lettera per il suo stalker.
A cura di Redazione Donna
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Prova a denunciare la persona che la riempie di insulti e minacce sul suo blog e sui social network ma la questura non ritiene pericolosi i commenti. La ragazza non si arrende e pubblica online una lettera in cui si rivolge direttamente allo stalker chiedendo agli utenti che la seguono di condividere e far girare la missiva per farsi giustizia da sola. Le offese e le accuse rivolte alla ragazza sono arrivate dopo la pubblicazione sul blog Giramenti di un post in cui veniva evidenziata la pubblicità fatta online da un utente che aveva autopubblicato un proprio romanzo. La cosa non è andata giù all'uomo che ha iniziato ad insultare la blogger con commenti e video di protesta pubblicati su Youtube.

Nella lettera allo stalker si legge:

Caro,

da diverso tempo ti reputo il mio stalker e spero davvero che tale qualifica non ti offenda. Del resto, sia chiaro, non saprei come altro considerarti: non un ammiratore e nemmeno un semplice utente di Giramenti.

Mi sono posta spesso il quesito, fin dal post che ci ha fatti incontrare. Non sapendo come incasellarti, ho chiesto consiglio alla Questura di Ferrara. Ho fatto presente che mi hai dato della donnaccia su Facebook, che sul mio blog ti sei spacciato per il tuo avvocato, il tuo psicologo, per tua cognata e per qualche altro personaggio, sempre presentandoti con la stessa email e lo stesso IP.

Secondo la Questura di Ferrara, il fatto che abiti a Catania ti rende uno stalker a basso rischio d’azione. Dunque uno stalker inamovibile e un po’ pigro, spero che la cosa non ti urti.

La blogger va avanti elencando i differenti insulti e le minacce, neanche troppo velate, che ha ricevuto e con ironia tranquillizza il molestatore affermando:

Ma stai tranquillo, la Questura dice che hai i tuoi buoni motivi per dirmi che sono una troia, io molti meno nel farti presente che la tua scrittura risulta inadatta alla pubblicazione.

Dopo le denunce andate in fumo la ragazza decide di combattere il suo stalker con l'arma che sa utilizzare meglio, la scrittura e decide di diffondere online la storia:

Lascerò quindi sia il web a decidere come devo pormi nei tuoi confronti: questa lettera verrà diffusa via Twitter (con questi hashtag: #FF #stalkingstalkersday), via Facebook e tramite reblog.

E ora, se credi, puoi smettere di sorridere. Ora, infatti, fai parte – assieme a me – di un piccolo esperimento. Cosa che ti renderà assai popolare: in qualità di scrittore dovresti esserne soddisfatto, in qualità di stalker forse un po’ meno. Ma la Questura ha stabilito che tu non sei uno stalker, stai tranquillo.

Spero non me ne vorrai ma, mentre tu acquisti proiettili, io uso la tastiera. La mia arma è questa, vediamo se funziona meglio delle tue minacce.

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