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L’ananas brucia i grassi, la carne fa male: le bufale alimentari a cui non bisogna credere

L’ananas fa dimagrire, il latte vaccino fa male, la carne favorisce la comparsa del cancro, sono solo alcune delle credenze popolari più diffuse quando si parla di alimentazione. Alcune, però, sono solo delle bufale: ecco quali sono le notizie a cui non bisogna credere.
A cura di Valeria Paglionico
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Ogni volta che si parla di diete e di alimentazione salutare esistono un'infinità di luoghi comuni che vengono tramandati da generazioni e generazioni. Sul web, inoltre, circolano moltissime bufale che non fanno altro che alimentare la disinformazione. Il risultato? Il nostro modo di mangiare e di fare la spesa diventa sbagliato. L'ananas fa dimagrire, il latte vaccino fa male, la carne favorisce la comparsa del cancro: ecco quali sono le notizie a cui non bisogna credere.

1. Lo zucchero di canna non fa ingrassare – Lo zucchero di canna ha le stesse caratteristiche nutrizionali e caloriche di quello bianco raffinato. Contiene più vitamine e minerali ma non è meno grasso come molti credono.

2. Il latte fa male – Secondo quanto detto su diversi siti web, il latte dovrebbe essere consumato solo nei primi anni di vita per consentire al corpo del bimbo di crescere bene. L'uomo infatti, a differenza degli altri animali, è l'unico che continua a consumarlo per tutta la vita, rischiando di andare incontro a problemi di salute. La cosa, però, è assolutamente sbagliata: secondo l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, il latte di mucca, capra o pecora può essere bevuto sempre. Il genoma umano si è modificato per consentire anche in età adulta la produzione dell’enzima utile a scindere il lattosio, lo zucchero del latte.

3. L’ananas brucia i grassi – Coloro che sono perennemente a dieta hanno sempre creduto che l'ananas riuscisse a bruciare i grassi ma la verità è ben diversa. Questo frutto contiene bromelina, cioè l'elemento che riesce a ridurre la quantità di grassi nel corpo, solo nel gambo, una parte che nessuno mangia. L'ananas favorirebbe semplicemente la digestione delle proteine.

4. Il Kamut è un cereale antico – La parola Kamut fa riferimento a un marchio commerciale privato e registrato negli Stati Uniti, non a un cereale. Quello che viene venduto si chiama grano Khorasan, viene coltivato anche in Italia e ha delle caratteristiche simili al farro e al grano duro.

5. La carne fa male – Lo scorso anno la notizia secondo cui la carne rossa favorirebbe la comparsa del cancro ha fatto il giro del web. Secondo la Coldiretti, però, non esiste nessuno studio che prova una cosa simile. La carne, al contrario, darebbe moltissimi benefici al corpo e la si può non consumare solo quando si mangiano altri prodotti animali come uova, latte, derivati o integratori ricchi di vitamine e minerali.

6. Le banane sono le più ricche di potassio – Le banane non sono i frutti che contengono le maggiori quantità di potassio. A superarle sono gli spinaci crudi, la rucola, i kiwi, i cavolini crudi e molti altri ortaggi. Le banane hanno semplicemente un contenuto calorico più elevato rispetto ad altri prodotti ortofrutticoli.

7. I grassi devono essere eliminati dalla dieta – I grassi sono essenziali per il corretto funzionamento del corpo e non devono essere eliminati completamente dalla propria alimentazione quando si segue una dieta. Il segreto è selezionare quelli più buoni e di qualità.

8. Gli intolleranti non possono mangiare formaggi per gli intolleranti – Dopo essere stati stagionati per periodi prolungati, i formaggi perdono quasi completamente la quantità di lattosio contenuta. Gli intolleranti dunque possono consumarli, a patto che scelgano quelli giusti per non mettere a rischio la loro salute come Emmenthal, Grana Padano, Parmigiano Reggiano, pecorino stagionato e provola affumicata.

9. Esistono gli stesso standard per i prodotti Ue – Secondo il luogo comune, tutti i prodotti alimentari realizzati nell’Unione Europea rispettano le stesse regole ma la cosa è assolutamente sbagliata. Quando si parla di cibi, ogni paese ha diverse norme. In Italia, ad esempio, è vietato produrre pasta con grano tenero e utilizzare la polvere di latte nei formaggi.

10. Ci sono meno controlli sui contadini – Tutti i prodotti alimentari che vengono prodotti in Italia devono rispettare gli stessi standard. Che provengano da un'azienda o da un contadino, non importa, tutti vengono sottoposti agli stessi controlli.

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