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Instagram costretto a scusarsi dopo aver rimosso la foto del sedere di una donna oversize

Instagram è stato costretto a scusarsi dopo aver rimosso il selfie di una donna formosa in cui appariva il suo sedere in primo piano.
A cura di Redazione Donna
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Meghan Tönjes, 29 anni, di Los Angeles, aveva condiviso sul suo profilo Instagram una foto in cui mostrava il suo lato b. Il sedere non era nudo ma coperto da un maxi slip nero e la ragazza indossava anche una T-shirt. Ad accompagnare lo scatto alcuni hashtag : "Booty appreciation. #honormycurves #effyourbeautystandards". Poco dopo ha ricevuto una mail dal social network che le comunicava che la sua foto era stata rimossa poichè violava le clausole contro la nudità esibità sul social network in questione.

Meghan era furiosa, non si spiegava il perchè star come Kim Kardashian possono postare foto in cui mostrano il lato b senza mezze misure e lei non aveva questo diritto. La donna ha accusato Intagram di utilizzare regole differenti in base all'importanza dell'utente e lo ha fatto divulgando un video su Youtube. Nel video intitolato ‘Caro Instagram' Meghan afferma di non avere alcuna vergogna del suo corpo in sovrappeso e spiega di aver postato la fotografia per mostrare agli amici i suoi progressi e i chili persi dopo una dura dieta. La ragazza continua affermando di essere ancora una donna curvy e, nonostante ciò, di essere orgogliosa del proprio corpo. Il video in poche ore ha collezionato più di 80.000 visite, raccogliendo migliaia di consensi, complimenti e messaggi di solidarietà da parte di altriutenti.

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Pochi giorni dopo la pubblicazione del video, Instagram ha inviato le sue formali scuse alla donna, ripristinato il suo account e inserendo nuovamente sul profilo la foto incriminata. Il social network ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Cerchiamo con difficoltà di lasciare la massima libertà di espressione agli utenti tentando di far restare Instagram un luogo sano e sicuro. Le nostre regole limitano le possibilità di pubblicare foto di nudo e contenuti per adulti, ma, in questo caso, riconosciamo il nostro errore".

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