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S.T. Eye: il condom che cambia colore in caso di malattie veneree

Si chiama “S.T.EYE” ed è un preservativo molto particolare creato da un gruppo di tre adolescenti. Cambia colore in presenza di malattie sessualmente trasmissibili. Peccato solo che per ora si tratta solo di una “concept idea” e che il prodotto non sia stato ancora testato.
A cura di Valeria Paglionico
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Il preservativo è uno dei metodi anticoncezionali più efficaci quando non si ha un partner fisso e non si vuole rischiare di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Di recente, sembrava che fossero stati fatti dei passi avanti nella prevenzione. Si è parlato molto di "S.T.EYE", un condom che cambia colore quando si entra in contatto con una malattia venerea. Si diceva che fosse stato ideato da un gruppo di teenager di circa 14 anni: Daanyaal Ali, Muaz Nawaz e Chirag Shah, tre allievi della Isaac Newton Academy di Ilford, nell'Essex.

Il loro obiettivo era proprio rendere i giovani più consapevoli nel momento decidono di fare sesso senza ricorrere a dei test invasivi. Lo "S.T.EYE" avrebbe infatti un indicatore integrato che rilevare la presenza di infezioni, trasformando il colore del preservativo a seconda del ceppo di batteri presenti. Il condom dovrebbe essere costituito da una serie di molecole che si attaccano ai batteri e ai virus sessualmente trasmissibili. Queste producono una fluorescenza più o meno forte a seconda dell’infezione riscontrata. Il preservativo diventa verde in presenza della clamidia, giallo per l’herpes, viola per il papilloma virus e blu per la sifilide.

Daanyall ha dichiarato:Abbiamo creato questo condom per aiutare il futuro della prossima generazione. Volevamo fare qualcosa che facesse rilevare le malattie sessualmente trasmissibili, in modo che le persone possano agire immediatamente nella privacy della propria casa”. Fin dall'inizio si credeva che fosse solo una leggenda metropolita ed infatti tutti i dubbi sono stati confermati. Per ora infatti si tratta di una "Concept idea", cioè di un semplice studio su carta. Nonostante i 3 giovani ragazzi siano stati definiti dei geni ed abbiano vinto gli Health Teentech awards, non c'è ancora nulla di testato e di funzionante. Si spera comunque che questa splendida idea possa presto diventare una realtà.

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