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Capricci dei bambini, 10 trucchi per gestirli al meglio

I bambini sono spesso capricciosi e pigri ma basta poco per farli essere ubbidienti. L’importante è attuare una vera e propria strategia. Ecco i 10 trucchi che tutti i genitori dovrebbero provare.
A cura di Valeria Paglionico
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I bambini sono spesso irrispettosi, capricciosi e pigri, tanto che le loro mamme arrivano a perdere le speranze. Per tutte quelle disperate che non sanno proprio come incitare i piccoli a dare un aiuto in casa, arriva il libro della ipnoterapeuta Harley Street, che spiega dei trucchi efficaci per far realizzare ai propri figli tutto ciò che si vuole. La dottoressa è convinta che il linguaggio ha un grosso potere, tanto che i genitori potrebbero influenzare i propri figli semplicemente con delle parole. Le frasi devono essere usate e strutturate in modo particolare, di modo da riuscire a trasformare i piccoli in veri e propri angioletti. La tecnica da utilizzare è quella delle pubblicità televisive. Le parole che ascoltiamo sono così persuasive che ci portano ad acquistare il prodotto sponsorizzato. Allo stesso modo, i bambini devono avere l’illusione di poter fare tutto quello che vogliono in casa, anche quando non è assolutamente vero. Ecco i 10 trucchi per cambiare drasticamente il loro atteggiamento.

1. Dirgli sempre tutto quello che deve fare – Innanzitutto, bisogna dire al piccolo tutto quello che dovrebbe fare come mettere a posto la camera, non essere aggressivo con il fratello o non lasciare le scarpe in giro. Attenzione, però, è preferibile utilizzare delle richieste positive e non delle negazioni.

2. Creare l'illusione della scelta – Al posto di dire al bambino “Vestiti in fretta per andare a scuola”, bisognerebbe coinvolgerlo nell’attività, dandogli l’illusione di una scelta. “Vuoi mettere la maglia rossa?”, “Quali pantaloni ti piacciono?” sono domande che lo stimolano ad accettare la scuola con più positività.

3. Parlargli come se farà sicuramente ciò che gli si chiede – Quando si vuole far fare qualcosa al bambino, non bisogna dargli scelta o utilizzare delle parole ipotetiche. Se sente di avere una responsabilità, allora porterà a termine il suo compito.

4. Creare un legame linguistico – Nel momento in cui si parla con il bambino, non bisogna utilizzare un linguaggio troppo duro ma lo si deve coinvolgere nella conversazione. In questo modo si sente stimato e viene incitato a creare un rapporto profondo con il proprio genitore.

5. Dire grazie prima e non dopo – Anche se non siamo abituati a ringraziare una persona prima che faccia qualcosa, con i bambini è meglio mettere in atto un comportamento simile. I piccoli amano compiacere le persone e di conseguenza non ignoreranno una richiesta se si sentono stimati ed apprezzati prima ancora di averla portata a termine.

6. Farlo ragionare – Spesso i genitori si aspettano che i bambini portino a termine un compito senza conoscere il reale motivo per cui lo fanno. E’ importante invece dargli delle spiegazioni, così da renderli responsabili e da coinvolgerli nella vita domestica.

7. Stimolarlo alla riflessione – Un buon genitore dovrebbe incitare il proprio figlio a riflettere su ciò che fa. In particolare gli si dovrebbe dire: “Pensaci, come ti sentirai dopo aver finito i compiti o dopo aver messo in ordine”? E’ un buon metodo per fargli capire quanto può essere soddisfacente compiere quei gesti.

8. Trasformare le lamentele in qualcosa di positivo – I bambini hanno l’abitudine di lamentarsi spesso ma, piuttosto che assecondarli, li si dovrebbe incitare a trovare una soluzione positiva. Hanno caldo? Possono aprire la finestra. Non sanno fare i compiti? Possono chiedere aiuto ad un amico. L’importante è affrontare ogni problema con positività.

9. Utilizzare domande tendenziose – Utilizzare un linguaggio tendenzioso e poco oggettivo è fondamentale se si vuole portare il bambino a fare ciò che si vuole. In questo modo, riuscirà ad intraprendere la scelta desiderata.

10. Spingerlo a non utilizzare l’espressione “non posso” – Si deve far capire al bambino che l’espressione “non posso” è un qualcosa di transitorio e che di conseguenza è facile trovare una soluzione a quell’impedimento. Solo quando si sentirà alle strette sarà capace di portare a termine il suo compito.

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