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Natale 2016

I regali che (negli anni ’90) abbiamo chiesto a Babbo Natale ma non abbiamo mai ricevuto

Il camper di Barbie, il galeone dei pirati Playmobil, i Mini Pony: quale bambino degli anni ’90 non ricorda questi giocattoli? Ecco quali erano i più desiderati a Natale ma che, puntualmente, non venivano mai trovati sotto l’albero.
A cura di Valeria Paglionico
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Il Natale è ormai alle porte e, come ogni anno, ci riporterà alla memoria i momenti più belli della nostra infanzia, quelli in cui non esistevano smartphone, accessori digitali e super tecnologici. All'epoca, i bambini desideravano di trovare dei giocattoli semplici sotto l'albero come costruzioni, macchinine, bambole, l'importante è che fossero alla moda. Peccato solo che, a volte, erano davvero troppo costosi. Ecco quali sono i giocattoli che tutti i bimbi degli anni '90 hanno sempre desiderano ma che non hanno mai ricevuto a Natale.

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1. My Magic Diary – My Magic Diary era il mini diario tecnologico, rigorosamente fucsia, su cui tutte le bambine sognavano di scrivere i propri segreti. Tutte quelle cresciute negli anni Novanta lo hanno desiderato, peccato solo che il suo prezzo fosse un po' elevato.

2. L'allegro chirurgo – Chi dei 30enne d'oggi non ricorda il gioco da tavola "L'allegro chirurgo"? Non solo permetteva di imparare com'era fatto il corpo umano ma richiedeva anche una precisione chirurgica. L'uomo "sono i ferri" cominciava a produrre suoni e a illuminarsi ogni volta che si faceva qualche errore.

3. Game Boy – Prima che arrivassero gli smartphone, bisognava avere degli appositi videogiochi per divertirsi con dei giochi a livelli. Il Game Boy era uno dei più desiderati a Natale ma, puntualmente, non lo si ritrovava mai sotto l'albero.

4. Galeone Playmobil – Chi degli uomini che oggi hanno circa 30 anni non ricorda il galeone dei pirati della Playmobil? Era il desiderio proibito di tutti i bambini che amavano i Lego ma difficilmente le mamme e i papà potevano sostenere una spesa simile a Natale.

5. Camper di Barbie – Tutte le donne che sono state bambine degli anni Novanta hanno desiderato il camper di Barbie a Natale. Si apriva e diventava una vera e propria casa per l'intera famiglia della bambola più famosa al mondo.

6. Canta tu – Il Karaoke di Fiorello era uno dei programmi più gettonati degli anni Novanta e, sulla sua scia, è nato anche un giocattolo chiamato "Canta tu". Si trattava di uno stereo con tanto di microfono che permetteva di cantare su delle baso musicali e di registrare le proprie performance, peccato solo che non tutti i genitori potevano regalarlo ai loro figli a Natale.

7. Micro Machines – Le micro macchinine scattanti erano tra i giocattoli più desiderati dai maschietti. Esisteva addirittura un camper che, una volta aperto, diventava una mini città con cui divertirsi e giocare per intere giornate. Quale bambino non l'ha desiderato da piccolo?

8. Tamagochi – Il Tamagochi, il pulcino di cui ci si doveva prendere cura 24 ore su 24, è diventato un vero e proprio fenomeno negli anni Novanta, tanto che ogni bambino l'ha desiderato. Peccato solo che, nella maggior parte dei casi, si trovassero le sue versioni "parallele" ed economiche e mai l'originale.

9. Polly Pocket – Quale bambino non ricorda i meravigliosi mondi di Polly Pocket? Erano piccole case in miniatura, nelle quali era possibile trovare ogni tipo di cosa, dal letto alla vasca da bagno, fino ad arrivare alla piscina e al parco giochi.

10. Mini Pony – I cavallini dalle code profumate e variopinte erano il sogno proibito delle bambine cresciute negli anni Novanta. Quando però si scartavano i regali il giorno di Natale, puntualmente non si trovavano mai. L'unica cosa certa è che ancora oggi sono dei giocattoli iconici.

11. Sega Mega Drive – Come il Game Boy, anche il Sega Mega Drive era desideratissimo dai bambini degli anni Novanta. Solo i "privilegiati" lo trovavano sotto l'albero, nella maggior parte dei casi, ci si doveva accontentare dei giochi da tavola.

12. Barbie Workin' out – Negli anni Novanta, anche le Barbie erano tra i regali più ambiti. Una delle più particolari? Quella "Workin' out": aveva un abbigliamento sportivo e soprattutto, essendo snodabile, era capace di allenarsi.

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