I 5 rimpianti più diffusi tra le persone in punto di morte
Il filosofo Kierkegaard diceva che “Nella vita l’unica cosa certa è la morte, cioè l’unica cosa di cui non si può sapere nulla con certezza”. Ed è proprio vero: viviamo ogni giorno alla disperata ricerca della felicità, cercando di goderci al massimo ogni esperienza che ci capita dinanzi. L’obiettivo di ognuno di noi è quello di arrivare alla fine soddisfatti della propria vita e senza rimpianti. Bronnie Ware, un’infermiera di un ospedale per malati terminali, ha raccolto tutti i rimorsi confessati dalle persone in punto di morte e ha creato una classifica in un articolo pubblicato su Unbounded Spirit.
1. Avrei voluto avere il coraggio di vivere la mia vita – Spesso ci preoccupiamo di realizzare le aspettative degli altri piuttosto che le nostre. Bisogna sempre seguire i propri sogni e le proprie passioni, altrimenti resteremo sempre insoddisfatti di noi stessi.
2. Avrei voluto lavorare di meno – Il lavoro ci riempie la vita, ci stressa e ci impedisce di dedicarci alla famiglia, ai figli e al partner. Ne vale davvero la pena?
3. Avrei voluto avere il coraggio di esprimere i miei sentimenti – E’ sempre molto difficile esprimere liberamente i propri sentimenti, senza aver paura di essere respinti o derisi. Il consiglio è quello di non reprimere mai le proprie emozioni, molte malattie sono causate proprio da delusione, amarezza e risentimenti.
4. Sarei voluto rimanere in contatto con gli amici – Più la vita va avanti e più siamo presi da lavoro e famiglia, tanto che gli amici e le chiacchierate con loro diventano solo un lontano ricordo. Non si è mai troppo vecchi per mantenere un’amicizia.
5. Avrei voluto essere più felice – Molte persone in punto di morte si accorgono che la felicità è una scelta e che molte delle preoccupazioni e delle ansie che ci hanno tormentato erano totalmente futili. Bisogna sempre pensare positivo ed essere soddisfatti degli obiettivi raggiunti.