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Gisele Bündchen in versione attivista: la modella difende la foresta amazzonica

Gisele Bündchen non è solo la modella più pagata al mondo, è anche una donna che sostiene diverse cause ambientaliste. Di recente ha chiesto al Presidente brasiliano di fare qualcosa per ridurre la deforestazione illegale dell’Amazzonia, raggiungendo risultati esemplari.
A cura di Valeria Paglionico
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Gisele Bündchen è la modella più pagata al mondo e, nonostante abbia detto addio alle passerelle, continua a rimanere uno dei personaggi più leggendari del fashion system. Nel corso della sua carriera ha dimostrato di non essere solo una donna splendida con un corpo da urlo ma di avere anche un animo nobile, sostenendo diverse campagne lanciate da organizzazioni ambientaliste.

Di recente, ad esempio, ha voluto inviare un messaggio al Presidente del Brasile Michel Temer, scrivendo su Twitter: "E' tuo compito prenderti cura di Madre Natura. Dici no alla riduzione della protezione in Amazzonia". La speranza era che le sue parole lo spingessero a proteggere la foresta più grande al mondo dallo sfruttamento indiscriminato.

Sono stati circa 250 gli attivisti e gli scienziati che prima di lei hanno chiesto la stessa cosa, impegnandosi a mettere fine alla deforestazione illegale, ma solo la modella è riuscita a raggiungere dei risultati esemplari. La risposta del capo del governo brasiliano non ha tardato ad arrivare, visto che solo qualche giorno fa ha annunciato il veto che avrebbe limitato l'accesso alle aree protette e alle zone tribali, pari a 6.000 chilometri quadrati. La Bündchen ha poi condiviso un tweet di ringraziamento, dando prova di avere particolarmente a cuore la questione.

La top model più pagata al mondo, che compirà 37 anni a fine luglio, è lieta di aver raggiunto un traguardo tanto importante. Secondo alcuni, però, il successo della sua causa ambientale potrebbe non durare così a lungo come aveva immaginato, visto che sono molti i rappresentati del governo brasiliano favorevoli allo sviluppo agro-industriale dell'Amazzonia, che di sicuro taglieranno in modo drastico i fondi al ministero dell'Ambiente. Non resta dunque che aspettare i provvedimenti presi dal Presidente brasiliano per capire come si risolverà la questione.

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