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Genitori ansiosi? 5 cose da non fare quando i figli tornano a scuola

Le vacanze sono ormai finite ed è tempo di far tornare i propri bambini tra i banchi di scuola. Bisogna però evitare di caricarli di responsabilità ed aspettative così da fargli vivere questo periodo in modo sereno. Ecco tutto quello che i genitori ansiosi non devono fare assolutamente.
A cura di Valeria Paglionico
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Le vacanze sono finite e per i bambini è tempo di tornare a scuola. Tra interrogazioni, compiti e sveglie all’alba, il rientro può essere particolarmente stressante non solo per i bambini ma anche per i genitori. I più ansiosi infatti non possono fare a meno di caricare di responsabilità ed aspettative i propri figli, credendo che così facendo li spronino a far meglio e a raggiungere i massimi risultati a fine anno. La verità è che a volte i genitori diventano davvero troppo oppressivi. Ecco quindi tutto quello che devono evitare di fare quando i loro figli si apprestano a ritornare in aula.

1. Non fate i compiti al posto suo – Quando il bambino chiede un aiuto per fare i compiti spesso si finisce per farli al posto suo per non farlo stancare troppo, soprattutto nei primi giorni di scuola. La verità è che non ci potrebbe essere abitudine più sbagliata. Il piccolo infatti non apprende nulla ed impara che con le lamentele riesce ad ottenere tutto quello che vuole. L’ideale è quindi stargli vicino, spiegandogli tutto quello che non capisce, senza però rendergli la vita “troppo facile”.

2. Non esagerare con le attività extrascolastiche – Il bambino ha la passione per lo sport? E’ bene farglielo praticare ed assecondare le sue volontà, ma attenzione, bisogna evitare di rendergli la vita impossibile con mille impegni quotidiani. Dare troppo spazio alle attività extrascolastiche significa anche togliere tempo ai compiti a casa e allo studio.

3. Non contattare le maestre per cose inutili – Ogni genitore ansioso sa bene che lasciare il proprio figlio nelle mani di maestre sconosciute può essere davvero pesante. E’ inutile però contattarle per sapere se ha mangiato, se si comporta bene o se è stato attento alla lezione. Il segreto per non mettergli pressione è fidarsi al 100% di lui.

4. Non offrirsi come volontari per qualsiasi attività – I genitori spesso per partecipare in modo attivo alla vita del bimbo si offrono di partecipare a tutte le attività extrascolastiche, come diventare rappresentante di classe o organizzatore delle feste. Bisogna però pensarci bene prima di offrirsi come volontari alla prima occasione buona. E' importante lasciare libertà al proprio figlio per evitare che si senta davvero troppo oppresso.

5. Non fare confronti con i compagni di classe – L’abitudine più insana che si possa mettere in atto nei confronti del proprio figlio è confrontare i suoi risultati con quelli dei compagni di classe. Ognuno ha i suoi metodi e tempi di apprendimento, non si può pretendere che si dia sempre il massimo o che si diventi per forza il primo della classe.

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