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Feticismo: che cos’è la fantasia sessuale più amata dagli uomini

Il feticismo è una fantasia sessuale che alcune persone sviluppano nei confronti di un feticcio, che può essere un oggetto inanimato o una parte del corpo. Il feticista si eccita tenendo tra le mani, annusando, strofinando, leccando o succhiando l’oggetto dei suoi desideri.
A cura di Valeria Paglionico
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Il feticismo è una fantasia sessuale che alcune persone sviluppano nei confronti di un feticcio, che può essere un oggetto inanimato come un indumento intimo, degli occhiali o una determinata capigliatura oppure una parte del corpo come piedi, gambe e glutei. Il termine deriva dal portoghese "feitiço", cioè “artificiale”, è stato utilizzato per la prima volta nel 1760. Inizialmente veniva associata a una pratica religiosa che puntava all'adorazione di un oggetto di culto, un feticcio, mentre oggi viene invece associato alla sfera sessuale. Il feticista si eccita tenendo tra le mani, annusando, strofinando, leccando o succhiando l'oggetto dei suoi desideri, che viene da lui messo al pari delle tradizionali zone erogene, tanto che può arrivare all'orgasmo anche senza rapporto sessuale vero e proprio. Bisogna però distinguere il feticismo dalla parafilia poiché in quest'ultimo caso si sviluppa un'attrazione tanto ossessivo-compulsiva per un oggetto che l'eccitazione e il sesso si rivelano impossibili. Fino a qualche tempo fa, il feticismo veniva considerata una perversione malsana ma oggi sta entrando lentamente entrando tra le abitudini sessuali tradizionali.

Feticismo: le cause

Il feticismo è una fantasia sessuale soprattutto maschile e può nascondere diverse cause. Può svilupparsi durante l'infanzia, quando un particolare oggetto viene associato a una grande gratificazione o all'idea di eccitazione, oppure quando ci si è ritrovati di fronte a comportamenti sessuali inadeguati da bambini. Se un disturbo simile si rafforza in adolescenza, diventa poi cronico in età adulta, tanto che il feticcio diventa l'unica cosa capace di generare eccitazione. Si può parlare di feticismo quando si hanno delle fantasie sessuali nei confronti di oggetti inanimati per almeno sei mesi. In questi casi, la perversione potrebbe causare così tanto disagio da compromettere la propria vita sociale, professionale e personale della persona poiché i suoi impulsi sessuali si trasformano in una vera e propria ossessione.

Gli oggetti e le tipologie di feticismo

Gli oggetti del desiderio dei feticisti possono essere i più svariati, l'importante è che riescano a generare un'incredibile eccitazione sessuale. Si può essere attratti da stoffe come velluto, raso, seta, in questi casi si parla di efefilia, ma anche da materiali come il cuoio, il lattice, il pizzo o da capi di abbigliamento come gonne, calze, perizomi, giarrettiere. La forma più diffusa di feticismo è quella che si sviluppa nei confronti di alcune parti del corpo. La podofilia, o feticismo dei piedi, ad esempio, è molto popolare e si manifesta spesso in persone che amano essere sottomesse durante il rapporto sessuale. Non è un caso, infatti, che questa pratica venga accostata al sadomasochismo e al BDSM. Simile a quello dei piedi è il feticismo verso le scarpe o gli stivali dai tacchi altri, che generano vere e proprie pratiche di venerazione. A provocare eccitazione possono essere anche determinate caratteristiche fisiche, come il colore dei capelli, la pettinatura o l'uso degli occhiali, oppure ancora delle precise situazioni come avere rapporti con donne incinte, disabili, nani, persone obese o anziane. Si parla invece di Hematolagnia quando a provocare pensieri erotici è il sangue. Nei casi più estremi, usarlo e berlo durante il rapporto genera un'incredibile eccitazione sessuale. Un'ultima particolare forma di feticismo è chiamata amalgatofilia e consiste nell'attrazione verso manichini, statue, bambole, con i quali si vuole concludere un atto sessuale. Nei casi più estremi, i soggetti che soffrono di un disturbo simile sognano di trasformarsi nell'oggetto stesso.

Come curare il feticismo?

I trattamenti che puntano alla cura del feticismo intendono ridurre o rimuovere la dipendenza dal feticcio, così da migliorare le relazioni intime della persona affetta da questa perversione sessuale e da ridurre i fenomeni di ansia e di depressione che possono manifestarsi. E' possibile agire in due modi: con una terapia individuale o di coppia. Nel primo caso, si cerca di creare un sentimento avversivo verso l’oggetto che genera piacere con la sazietà masturbatoria o con il "ricondizionamento organico”, nell'altro il paziente viene sottoposto a esercizi di focalizzazione sensoriale e viene stimolato a capire quanto può essere eccitante un rapporto sessuale "tradizionale". Non sempre, però, è semplice trattare un disturbo simile poiché il feticista non accetta l'idea di rinunciare al feticcio, che per lui è una grande fonte di piacere sessuale.

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