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“E’ una sana taglia 38”: la direttrice difende così la modella troppo magra in copertina

La rivista Marie Claire è finita sotto accusa per aver messo sulla copertina di novembre una modella magrissima. La direttrice si è difesa affermando che si tratta di una “sana taglia 38”.
A cura di Valeria Paglionico
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Il mondo della moda non smette di far parlare di sé e delle sue modelle troppo magre. Di recente, infatti, la copertina del mese di novembre della rivista Marie Claire ha destato molto scandalo. Il motivo? La ragazza in posa si chiama Marthe Wiggers, ha 17 anni, è stata modella dell’anno per Img Models e, oltre ad avere uno sguardo perso nel vuoto, le spalle basse ed una posa stanca, “sfoggia” anche un’insana magrezza.

Gli utenti del web hanno scatenato subito una serie di polemiche, puntando il dito contro il fashion system che ancora una volta propone un modello di bellezza irreale e “malato”. La direttrice della rivista, Antonella Antonelli, non si è lasciata però prendere dal panico e si è difesa con fermezza:

La modella della cover di novembre, come potrete osservare anche all'interno del servizio moda, dove ha le gambe scoperte, è una normale taglia 38 come tante altre. Vi invito inoltre a guardare la copertina del numero di ottobre che ha come protagonista una modella più adulta e più formosa. Noi non abbiamo mai creduto in un solo ideale di bellezza femminile, ma al contrario crediamo nella consapevolezza di ogni donna di sentirsi bene nella propria pelle, compresa in una sana taglia 38.

Nonostante ciò, in molti hanno continuato a lamentarsi: la 38 non è una taglia che può essere definita “sana”, soprattutto considerando il fatto che le modelle longilinee vengono spinte a dimagrire ancora, come ha dimostrato la storia di Charli Howard. Anche Michela Murgia, affermata scrittrice italiana, ha criticato indignata la scelta di Marie Claire su Facebook:

Quando cominceremo a reagire sul serio e tutte insieme alla costruzione di una simile idea di donna? Per completare il disgusto, casomai non bastasse, ci sono anche le giustificazioni della direttrice alle santissime proteste delle lettrici del giornale.

Quello che si chiede è che le top model in passerella e sulle copertine dei giornali non siano più così tanto magre da sfiorare l’anoressia, una malattia spesso sottovalutata nel mondo della moda. Sono moltissime le ragazzine che, ancora immature ed insicure, prendono le modelle come dei veri e propri modelli di bellezza e che finiscono per ammalarsi nel disperato tentativo di dimagrire. Storie simili non possono essere più accettate ed è arrivato il momento di ribellarsi.

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