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Coito interrotto: come funziona e i rischi

Il coito interrotto è una pratica contraccettiva non sicura usata per evitare le gravidanze indesiderate che consiste nel ritirare il pene durante l’amplesso nel momento precedente all’eiaculazione.
A cura di Valeria Paglionico
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Il coito interrotto è una pratica contraccettiva non sicura in cui si interrompe preventivamente il rapporto sessuale ritirando il pene poco prima dell'eiaculazione. Il termine deriva dal latino “coitus interruptus” ed è chiamato anche salto della quaglia. Nonostante il coito interrotto sia molto utilizzato, non è un metodo contraccettivo sicuro, fallisce, infatti, nel 22% dei casi poiché non evita le gravidanze indesiderate e non riduce il rischio di contrarre delle malattie sessualmente trasmissibili.

Effetti collaterali

Sono ben 40 milioni le coppie nel mondo che preferiscono il coito interrotto all’uso del preservativo perché quest’ultimo riduce la sensibilità e di conseguenza rende il sesso meno spontaneo ed hot. E' un metodo pratico poiché non richiede alcuna preparazione specifica, è economico e può essere praticato senza prescrizione medica. Nel  momento in cui, però, si fa sesso non protetto bisogna sapere a cosa si va incontro ed accettare i rischi a cui ci si espone. Con il coito interrotto ci sono numerose possibilità di rimanere incinta, tanto che viene considerato tra le principali cause dei numerosi interventi di interruzione della gravidanza che avvengono ogni anno. La chiesa, inoltre, essendo contraria ad ogni tipo di contraccezione, considera anche il coito interrotto come un metodo che tradisce e falsifica l’amore dell’unione matrimoniale. Disperdendo il proprio seme, si altera infatti il valore di donazione totale e si contraddice il piano d’amore di Dio.

Rischi per l'uomo

Il coito interrotto è un metodo anticoncezionale non sicuro e le donne che lo praticano possono rimanere incinte. Innanzitutto perché una donna si affida esclusivamente alla capacità di un uomo di autocontrollarsi, si può andare incontro ad un errore tecnico e non riuscire a controllare il momento dell'eiaculazione.

Inoltre durante il coito interrotto possono esserci perdite di liquido pre eiaculatorio con spermatozoi vivi  che raggiungono e fecondano l'ovulo. Il liquido lubrificante pre-eiaculatorio viene emesso in modo automatico durante la penetrazione. Non esistono studi su vasta scala che chiariscono il ruolo del liquido prodotto dalle ghiandole di Cowper nelle gravidanze indesiderate ma, verosimilmente, possono esserci piccole quantità di spermatozoi dotati di motilità e in grado di fecondare.

Inoltre è possibile che alcuni spermatozoi rimangano nell'uretra e, in assenza di un'igiene intima accurata, un contatto sessuale immediatamente successivo può esporre ancora di più al rischio gravidanza.

I rischi di una gravidanza indesiderata dovuta al coito interrotto si calcolano riferendosi all'indice di Pearl, uno strumento statistico che indica la percentuale di insuccesso dei metodi anticoncezionali utilizzano da 100 donne in un anno. Secondo tale indice, la percentuale di insuccesso è dello 0,5% ma che può salire al 18% se usato male.

Tra i principali rischi del coito interrotto c'è anche la trasmissione del virus dell'HIV: i rapporti sessuali, infatti, trasmettono l'HIV e altre infezioni col contatto diretto e continuativo tra glande e vagina. In più, la presenza di liquido spermatico può aumentare decisamente le probabilità di trasmettere il virus dell'HIV.

Il coito interrotto riduce il piacere sessuale poiché obbliga il partner maschile a bloccarsi bruscamente durante il rapporto e a non godere appieno di un momento tanto intimo come il sesso. Come se non bastasse, questa pratica può provocare degli stati di congestione cronica della pelvi sia nell'uomo che nella donna, può aggravare i casi di eiaculazione precoce a causa dell'ansia, può ridurre la frequenza dell’orgasmo nel sesso femminile e provocare delle difficoltà nell’eccitazione, causando anche vaginismo o dispareunia.

Inoltre, il coito interrotto potrebbe esporre anche una serie di problemi psicologici poiché crea una disparità tra uomo e donna nella gestione della contraccezione e dell'atto sessuale. Le donne vengono infatti escluse da ogni possibilità decisionale, nonostante siano loro a rischio fecondazione, e la cosa le fa sentire passive rispetto alla gestione del proprio corpo. Nei casi peggiori si va incontro a vere e proprie nevrosi d'angoscia poiché, interrompendo bruscamente il contatto, lo stato d’eccitazione della donna passa in secondo piano.

Il coito interrotto, però, non fa male alla prostata poiché porta all’eiaculazione spontanea. Per evitare problemi di questo tipo è però importante che l’uomo raggiunga sempre l'orgasmo dopo ogni stimolazione sessuale.

Quando praticare il coito interrotto?

Non si deve praticare il coito interrotto nei giorni fertili ma, all'opposto, è meglio farlo durante il periodo non fertile. L’incontro tra ovocita e spermatozoo è possibile in un giorno solo del ciclo e, in particolare, durante l’ovulazione c'è un periodo di massima fertilità e coincide con il 14-15° giorno dopo l’inizio del flusso mestruale. Ciò vale solo per le donne che hanno cicli molto regolari di 30-35 giorni, quindi il giorno in cui si hanno più probabilità di fecondare può subire delle piccole variazioni.

Esistono dei piccoli segnali che il corpo femminile invia per far capire alla diretta interessata che si trova nel suo periodo più fertile, come l'aumento del muco cervicale, che diventa abbondante ed acquoso durante l'ovulazione. In un momento simile si può facilmente andare incontro ad una gravidanza anche con il coito interrotto.

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