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Cinque cose che non vanno nei matrimoni nel Terzo millennio

I matrimoni sono sempre di meno, i divorzi e le separazioni sempre di più. Quali ostacoli pone il mondo contemporaneo davanti ai temerari che vorrebbero giurarsi amore eterno al punto da scoraggiarli così tanto?
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I matrimoni calano, i divorzi e le separazioni aumentano. Una tendenza globale, in cui il nostro paese rientra appieno. Giurarsi amore eterno sembra una sfida ai limiti dell'impossibile negli anni Duemila e le famiglie felici da spot americano sembrano sempre di più una razza in via d'estinzione. Ma quali sono oggi questi scogli insormontabili che si frappongono tra una coppia innamorata e la stabilità di una vita insieme? Quali le trappole della modernità così difficili da superare?

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1. I social network e i contatti invadenti

Certo, incolpare i social network sembra sempre una via d'uscita comoda e semplice per qualsiasi problema. Non si parla più per colpa dei social, le amicizie vere non nascono più per colpa dei social, non si esce più all'aria aperta per colpa dei social, non si fa sport per colpa dei social. Perché non affibbiare loro anche questo, dopotutto. Certo è che mettere in vetrina qualsiasi cosa si faccia, in coppia o da soli, e lasciare a centinaia (o migliaia) di persone, spesso semisconosciute, il libero accesso alla nostra esistenza non aiuta certo l'intimità. È importante ascoltare il parere altrui, ma si potrebbe finire col riflettere sul senso della propria vita con il compagno di banco dell'asilo che non si vede dal giorno della recita di fine anno, e forse questo non è molto costruttivo.

2. La concorrenza spietata della perfezione

Attori dai muscoli che sembrano modellati da Michelangelo in persona, modelle dalle forme perfette, senza un filo di cellulite, corpi per cui la parola "grasso" sembra un personaggio cattivo inventato per spaventare i bambini sono ovunque. In ogni angolo della città c'è un cartellone, una foto, un volantino che ci fa pensare a questo mondo dorato. Neanche in casa si è al sicuro, basta accendere la tv per sbattere contro la nostra condizione di comune mortale. Nostra e di chi ci sta intorno. Ed ecco il problema: in questa overdose di perfezione diventa difficile orientarsi, e si rischia di perdersi alla ricerca ossessiva di qualcosa che non esiste senza apprezzare quello che si ha veramente.

3. Il mito dell'eterna giovinezza

Il tempo è il nemico giurato della modernità. Le rughe devono sparire, i capelli bianchi coperti al più presto e qualsiasi segno di cedimento negato fino alla morte. E quando proprio lo scorrere inesorabile degli anni prende il sopravvento, allora è il momento di sfoderare la carta complessa e multisfaccettata del "giovane dentro". Moto, tatuaggi, rafting, bungee jumping, minigonne vertiginose, giacche di pelle sono solo alcune delle armi di questa battaglia. Come potrebbe questa nuova primavera conciliarsi con qualcosa di impegnativo come un matrimonio? Suona terribilmente vecchio. E poi il tempo passa anche per la nostra metà, che starebbe sempre lì a ricordarci come siamo, rompendo l'incantesimo.

4. La comodità delle cose semplici

Quante cose possiamo fare premendo un tasto. Possiamo farci un caffè, cambiare la temperatura in casa, scaldare il pranzo, far calare le tenebre in una stanza, comprare un'automobile, parlare con persone a migliaia di chilometri di distanza, zittire qualcuno che ci sta infastidendo solo pigiando un pulsante. Così comodo che si fa presto a farci l'abitudine. La vita è bella quando è semplice, no? Lo dicono tante pubblicità. E allora perché dovremmo perdere tempo a costruire cose complesse e a interagire con persone che non possiamo accendere e spegnere a piacimento?

5. Gli imprevisti e gli orari ossessionanti

Lavori part time, orari che cambiano di giorno in giorno, imprevisti, cambi di programma, straordinari. Si dice che per il mondo si aggiri ancora qualche fortunato che conosce i suoi impegni quantomeno il giorno prima, ma gli esperti non hanno ancora raggiunto un parere unanime al riguardo. Più concordi, invece, nel decretare che la somma di due individui dai programmi incerti e variabili produca una quantità di caos tendente a infinito, nell'impossibilità di coltivare qualsiasi hobby comune, qualsiasi forma di intimità e di progetto serio.

Vita dura quella degli sposi del Duemila. Tante le avversità sul loro cammino e tante le scorciatoie per saltare la strada più lunga. Eppure a fronte di dati sconfortanti e di ricerche che mostrano addirittura quanto sia "poco conveniente" sposarsi, c'è ancora chi questa via decide di percorrerla e ci riesce. Saranno anche di meno, ma le unioni felici e stabili esistono e nel mare dell'incertezza brillano ancora di più. Forse in fondo è vero che il romanticismo non avrà mai fine.

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